Il Bancomat è uno strumento usato con grande naturalezza e quotidianità dagli italiani.
Ma adesso tante cose cambiano al bancomat ed attenzione alle domande.
Vediamo le novità ed a cosa stare attenti.
Gli italiani amano usare il bancomat perchè è uno strumento facile e veloce per avere subito il denaro di cui si ha bisogno per le spese di tutti i giorni.
Tuttavia per il Governo proprio questa abitudine si presta troppo facilmente a favorire l’evasione ed il riciclaggio del denaro sporco. Se per i cittadini in buona fede prelevare al bancomat significa soltanto avere qualche soldo per le spese, per i disonesti può essere un modo per evadere o per dissimulare una vita molto più ricca di quanto appaia dalla dichiarazione dei redditi. Dunque arrivano anche delle richieste di chiarimenti in merito.
Bisogna tener presente che i limiti sul contante diventano sempre più stringenti. Infatti si viene multati per pagamenti in contanti che vadano dai 2000 euro in su. Ma dall’anno prossimo il limite scende a mille euro e così basterà pagare in contanti questa cifra per rischiare una salata sanzione. Ma cambia tutto anche per i pagamenti in negozio, quindi il negoziante non potrà più pretendere il pagamento in contanti ma dovrà accettare anche quello con carta o bancomat. Altrimenti rischia una multa di 30 euro aumentati proporzionalmente all’importo dell’acquisto. Ma vediamo cosa cambia al bancomat.
Con la superanagrafe dei conti correnti, il Fisco può accertare qualsiasi movimento gli italiani facciano su conto corrente, carta e bancomat. Dunque il prelievo bancomat può essere facilmente attenzionato e possono essere chiesti chiarimenti. Ma chiarimenti in base a cosa? Innanzitutto dall’anno prossimo per prelievi sopra i mille euro si potrà essere chiamati a dare spiegazioni. Infatti dall’anno prossimo il limite dei contanti scende a mille euro e se al bancomat si preleva più di quella cifra, molto facilmente si apparirà sospetti e potrà essere chiesto il perchè del prelievo di una cifra più alta del limite.
Se il Fisco grazie alla sua superanagrafe dovesse scoprire abitudini di prelievo giudicate anomale ci sarebbero verifiche. Prelevare troppo o troppo poco è giudiscato sospetto, così come è considerato sospetto un tipo di prelievi che appaia troppo alto o troppo basso in base alla propria dichiarazione dei redditi.
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