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Italia senza pane e pasta: “Cosa mangeremo?” arriva la guerra del grano di Putin

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Salvatore Dimaggio

Putin è in grande difficoltà con la sulla guerra in Ucraina eppure le risorse al leader russo non mancano.

La guerra in Ucraina non è soltanto una tragedia per il popolo del paese aggredito da Putin ma è anche una vera e propria catastrofe globale.

ANSA / CIRO FUSCO

Infatti la guerra in Ucraina rinforza la già pesantissima inflazione e la rende ancora più pesante per famiglie ed imprese.

La guerra del grano arriva in Italia

Secondo gli ultimi sondaggi le famiglie italiane sono sempre più spaventate per il futuro e hanno timore di restare senza una fonte minima di guadagno.

Pixabay

Infatti si impennano le richieste on-line per ricevere il reddito di base universale europeo. Sempre più italiani avanzano la richiesta. Ma Putin non ha soltanto il terribile arsenale atomico per poter minacciare l’Europa. Innanzitutto c’è sempre il timore della chiusura dell’erogazione di gas che potrebbe scatenare tremendi blackout a catena e fare impennare le bollette. Ma una grave forma di attacco che Putin sta rivolgendo nei confronti dell’Europa e di tutto il mondo è la cosiddetta guerra del grano. Russia ed Ucraina insieme generano addirittura il 28% di tutto il grano globale.

Rischio alimentare e razionamenti

Il blocco del grano imposto da Putin ha reso difficile trovare questa materia prima sui mercati internazionali e le conseguenze sono gravi. Il costo del grano sta aumentando pesantemente e ben 53 paesi del mondo sono a rischio fame. Questi paesi africani che ormai non riescono più a trovare grano per la loro alimentazione più fondamentale rischiano di dar vita a una vera e propria bomba migratoria verso l’Europa.

Grano sempre più difficile da approvvigionare

Ma anche per l’Italia il rischio sul fronte del grano è elevato. Infatti il grano diventa difficile da trovare anche per le aziende italiane che lo utilizzano come materia prima. Di conseguenza tutti gli alimenti prodotti utilizzando il grano rischiano di diventare sempre più difficili da trovare e sempre più cari. Le aziende italiane cercano linee di approvvigionamento alternative ma non sono semplici da trovare e c’è il rischio che questi alimenti possano anche essere razionati. Il fatto è che anche l’India che è un altro grande produttore globale di grano ha chiuso il suo export e ha reso la situazione ancora più difficoltosa.

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