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Boccata d’ossigeno per gli accertamenti fiscali, cambiano le regole

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Edoardo Corasaniti

Al vaglio del Parlamento nuove misure che interessano le tasche e la situazione fiscale di molti cittadini italiani. Ecco cosa sta per accadere.

Giorno di discussioni e approvazioni nel Parlamento. In queste ore al vaglio della politica c’è il decreto Ucraina bis, già in discussione nelle scorse settimane.

Ansa, Roma

Tra le alternative, ci sono le proposte per dare più tempo ai contribuenti per pagare le tasse e non andare a finire tra chi deve essere controllato dall’Agenzie delle Entrate. L’emendamento è stato presentato dal partito di Giorgia Meloni ed è stato votato in Senato. La ragione si lega alla necessità di assicurare la necessaria liquidità alle famiglie e alle imprese, derivanti dagli effetti negativi determinati dalla pandemia, nonché dalle ripercussioni economiche e produttive causate dal conflitto bellico”, come si può vedere nel testo,  e come rilanciato daIl Messaggero. La proposta di FdI va a toccare la norma del 1997, che traduce la riscossione automatica dopo i controlli automatici per quanto riguarda imposte sui redditi e Iva.

Cosa succede con la riforma

(Pixabay)

Con il cambio di passo, sarà l’Agenzia delle entrate a verificare la presenza di elementi non conformi per quanto riguarda la base imponibile e nella detrazione delle imposte che il cittadino avrà compiuto. Gli errori evidenziati dalla dichiarazione dei cittadini andranno a creare un meccanismo per cui il Fisco chiederà di capire cosa è accaduto. Oppure, di pagare una multa ed evitare ulteriori economiche conseguenze.

Periodo di grande movimento per l’Agenzia delle Entrate

(Pixabay)

La scadenza per la dichiarazione dei redditi si avvicina: come ogni anno, è bene sapere cosa si rischia se la data si dimentica. Come è facile immaginare, ci sono delle sanzioni che si possono incontrare. Il calendario in questo caso è molto importante, perché se anche la scadenza viene scordata c’è la possibilità di sanarla entro 90 giorni ed evitare sanzioni che a volte possono diventare pesanti e fastidiose. Con l’Agenzia delle entrate è sempre meglio non essere superficiali. Prima di andare al setaccio di cosa può accadere, è necessario ricapitolare quali sono le voci che costituiscono la dichiarazione dei redditi. Si parte dal Modello 730, utilizzata dai lavoratori dipendenti e pensionati. Per agevolare la sua compilazione, l’Agenzia delle entrate ne predispone uno già formulato. Un po’ più complesso è il filone di chi ha la Partita Iva, per cui i professionisti devono compilare il Modello redditi Pf (persone fisiche).

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