La guerra in Ucraina sta avendo effetti molto peggiori del previsto sul mercato delle materie prime.
Infatti Russia ed Ucraina sono due grandissimi fornitori mondiali di materie prime e la chiusura di questi due paesi al commercio globale sta facendo registrare un’impennata delle materie prime veramente impressionante.
Già l’inflazione prima della guerra in Ucraina era altissima ma adesso questo tremendo conflitto rischia di farla davvero esplodere.
Crisi mondiale: l’inflazione si impenna
Molti analisti stanno sottolineando come la Russia sia sempre stato un paese economicamente piuttosto marginale nell’economia mondiale, ma sia un vero e proprio campione quanto ad export di materie prime strategiche fondamentali.
Dalla Russia noi non prendiamo soltanto in grande quantità il famoso gas ma anche tantissime altre materie prime che sono assolutamente strategiche per l’industria europea. Senza queste materie prime delle quali la Russia è un grossissimo esportatore, l’industria Europea rischia seriamente di appesantire la già grave crisi. Dunque Putin starà perdendo la guerra in Ucraina, ma il suo rublo fortissimo ed rischio sempre più concreto di recessione in Europa fanno sì che anche l’Europa stessa non sia messa bene. Il rischio più forte è per le famiglie più povere.
Italia fragile e troppi sono senza difese
Infatti in Italia si è completamente divaricato il divario tra ricchi e poveri. Ormai le famiglie che vivono in povertà sono un numero esorbitante e se si dovesse entrare in recessione e se l’inflazione dovesse continuare ad essere così alta il rischio è quello di una vera e propria bomba sociale. Il nostro paese purtroppo è sprovvisto di vere politiche a contrasto della povertà e i tanti Italiani che stanno finendo in condizioni di povertà si ritrovano ad essere sostanzialmente non aiutati adeguatamente dallo Stato.
Con la guerra l’inflazione rischia di diventare ingestibile
La guerra in Ucraina è andata a potenziare un’alta inflazione che già di suo era estremamente deleteria per l’economia mondiale. Ma un’insidia tutta particolare è il problema delle materie prime alimentari. Infatti se le materie prime che servono all’industria possono mandare in recessione l’industria Europea la penuria di materie prime alimentari e soprattutto di grano può scatenare la tanto temuta crisi alimentare globale. Già 53 Paesi nel mondo sono considerati a rischio fame e la situazione potrebbe peggiorare. Molti sottolineano la necessità assoluta di misure di contrasto alla povertà per evitare che questa crisi mondiale si trasformi in un elemento di disgregazione delle nostre comunità.