L’Unione Europea ha fatto sapere al Governo italiano che sta spendendo troppo.
Sta spendendo troppo per i bonus ed è il momento di tirare i cordoni della borsa. Sostanzialmente i moniti che l’Europa ha fatto pervenire all’Italia sono due e sono molto netti.
Il primo è che sui bonus bisogna tagliare: sono 40 e costano più di 100 miliardi di euro. Il secondo è che sostanzialmente bisogna stangare gli immobili aumentando l’IMU per ridurre il cuneo fiscale.
Austerità, ma i poveri sono più che mai
Dunque l’Europa come spesso ha fatto in passato chiede austerità e rispetto dei conti.
Eppure questo decisamente non è un buon momento per chiedere austerità. Una famiglia su 12 in Italia è in povertà assoluta e addirittura si profila all’orizzonte la recessione economica ed anche la crisi alimentare. In sostanza l’Europa chiede al governo Draghi di correggere il tiro e di essere meno spendaccione eppure il paese è lacerato da disuguaglianze tra ricchi e poveri veramente tremende. In Italia le famiglie che non ce la fanno ad andare avanti sono veramente troppe e sarebbe fortissimo il bisogno di aiuti sociali degni di questo nome che consentissero questi milioni di Italiani di poter tirare un sospiro.
Durezza ed aumento IMU
Inoltre è forte l’appressione per la crisi alimentare. Infatti secondo molti analisti quella che si profila all’orizzonte una vera e propria carestia globale. Produrre gli alimenti diventa sempre più costoso e difficile. Basti pensare che solo sul fronte del grano addirittura 53 paesi del mondo rischiano la fame. Infatti Russia, Ucraina e India hanno bloccato gli export di grano e questo sta facendo impennare le quotazioni di questa materia prima. Ben presto tanti alimenti potrebbero diventare molto più difficili da approvvigionare e molto più costosi.
Troppa distanza tra ricchi e poveri
Dunque sia la diffusa povertà che i rischi alimentari, che lo spettro della recessione sottolineano come troppi italiani siano in povertà e tanti altri potrebbero finirci presto. In un quadro del genere il governo italiano è chiamato ad essere più duro e meno sociale. Nessuno può dire attualmente in che modo il governo italiano cercherà di conformarsi ai diktat europei tuttavia sicuramente queste richieste faranno crescere l’euroscetticismo italiano e non potranno che aumentare i rischi di forti tensioni sociali. Teoricamente in Italia l’unico elemento di contrasto alla povertà sarebbe il reddito di cittadinanza ma è ormai noto che meno di metà dei poveri riesce a percepirlo mentre gli altri ne sono esclusi.