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Grandi blackout a catena sul gas: l’incubo si avvicina, di cosa fare scorta

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Salvatore Dimaggio

L’Italia rischia un grande blackout a catena del gas e l’impatto potrebbe essere pesantissimo. 

Le forniture del gas russo sono probabilmente agli sgoccioli ed il motivo è duplice.

EPA/OLIVIER HOSLET/ANSA

Da un lato l’Unione Europea non vuole più essere dipendente dal gas russo e pagare una grande bolletta a Putin.

La fine del gas russo e l’Italia senza gas

Ma anche la Russia ha più volte minacciato di ridurre o chiudere completamente la fornitura del gas ed attualmente vari paesi d’Europa sono senza gas russo.

Pixabay

Il problema è che il gas russo è molto difficilmente sostituibile e comunque i rimpiazzi sono scarsi e molto più costosi. L’impatto sulla nostra economia e sulla vita di tutti i giorni sarebbe davvero tremendo. Innanzitutto probabilmente il gas verrebbe razionato. Ogni famiglia ne avrebbe pochissimo a disposizione e dovrebbe cercare di farselo bastare. Una situazione tremenda che già il presidente del consiglio Draghi aveva anticipato (come ipotesi) dicendo che razionamenti di gas e cibo non fossero da escludersi. D’altra parte la Spagna ha già iniziato i razionamenti di cibo.

Come sopravvivere senza gas

Con la fine del gas russo si rischierebbero addirittura un milione di posti di lavoro. Questa è la tremenda prospettiva di tanti economisti ed osservatori. Infatti l’aumento della bolletta su energia e gas pagata dalle imprese metterebbe tante di esse a rischio chiusura e tanti posti di lavoro potrebbero perdersi. Dunque un impatto ad ampio spetto ma non sono da escludersi anche i grandi blackout elettrici. Infatti produrre elettricità diventerebbe molto più costoso ed anche interruzioni dell’energia prolungate e su vasta scala sarebbero decisamente più probabili.

Come difendersi

Molti paesi in Europa hanno timore di restare senza gas e senza energia e di conseguenza i cittadini fanno scorte. Ci sono coloro i quali fanno scorte alimentari e ci sono quelli che fanno scorte di bombole di gas e di grosse batterie. Decisamente si torna a parlare di pannelli solari e di mini pale eoliche. Queste tecnologie consentono di produrre energia in casa e risultano preziose in questo momento. Dunque aumentano le scorte di bombole di gas, ma non è una novità. Da quando è iniziata la guerra, spagnoli e svizzeri hanno iniziato a farne scorta. Ma questa crisi del gas rischia di ampliare ancora di più l’enorme fascia degli italiani in povertà.

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