In questo periodo i consumi delle famiglie si stanno fortemente contraendo a causa della forte crisi economica e soprattutto a causa dell’altissima inflazione.
Le famiglie sono sempre più povere e soprattutto aumenta il divario tra ricchi e i poveri.
Infatti i nuclei familiari in povertà in Italia sono sempre di più e di conseguenza non stupisce che ci sia un vero proprio proprio crollo dei consumi. Ma un crollo dei consumi vuol dire rendere ancora più acuta la crisi in atto e di conseguenza il governo vuole spingere gli italiani a consumare di nuovo.
Ci sono alcuni settori, poi, che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi dei consumi.
Infatti ci sono dei comparti produttivi che hanno visto letteralmente colare a picco i consumi degli italiani. Non stupisce che in un quadro così fosco gli italiani stiano chiedendo in massa il reddito di base universale all’Unione Europea. Si tratta di avere almeno un minimo garantito per andare avanti. Ma il governo ha la necessità di spingere sul fronte dei consumi e soprattutto di spingere su quei settori che sono attualmente in crisi nera. Il settore probabilmente attualmente più colpito dell’attuale crisi economica è proprio quello delle automobili. Infatti il settore delle automobili ha patito non soltanto la pandemia di covid e l’attuale stretta sui consumi ma ha patito anche una tremenda penuria di microchip.
Con pochi microchip a disposizione produrre le automobili diventa sempre più costoso e sempre più difficile. Proprio per questo il governo mette in campo un aiuto che vale fino a €5000 per l’acquisto di nuove automobili. Si tratta di un aiuto duplice perché da un lato si aiutano le famiglie mentre dall’altro lato si aiuta questo comparto disastrato. Il nuovo bonus auto però è molto diverso da quello precedente perché si ferma a €5000. €5000 si hanno per l’acquisto di un’auto elettrica con contestuale rottamazione di una vecchia automobile. Se non c’è la rottamazione della vecchia auto il bonus diminuisce.
Così come diminuisce nel caso in cui al posto di acquistare un’auto elettrica si acquisti un auto tradizionale ma a basse emissioni. In sostanza il bonus viene comunque sia potenziato se c’è la contestuale rottamazione dell’usato. Ma questo bonus ha una clausola molto particolare. Da quando si chiede il bonus a quando l’auto viene veramente consegnata devono passare massimo 180 giorni. Purtroppo però in questo periodo proprio a causa della crisi dei chip questa clausola potrebbe essere difficile da mantenere e questo sta creando alcune polemiche. Può darsi che il governo intervenga presto ad eliminare questo limite dei 180 giorni che potrebbe risultare inutilmente penalizzante per molti.
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