Il rischio della chiusura del gas russo diventa sempre più concreto e tutta Europa si prepara ad un forte rischio blackout.
Putin sta fortemente riducendo il gas erogato all’Europa e già vari paesi sono rimasti senza. Ma anche l’Europa vuole smarcarsi dalla dipendenza energetica nei confronti della Russia e vuole smettere di acquistare il gas russo.
Dunque sia da parte dell’Europa che da parte della Russia c’è la volontà di interrompere le forniture ma l’Europa attualmente non ha modo di sostituire il gas russo con altro gas altrettanto a buon mercato.
Il rischio di restare senza energia è concreto
Di conseguenza l’impatto della fine dell’erogazione del gas Russo sull’Italia potrebbe essere estremamente pesante.
Vediamo di capire che cosa può cambiare. Innanzitutto ci sarebbe una forte impennata sulle bollette di luce e gas. Questo è assolutamente inevitabile perché il gas russo è molto più economico delle attuali alternative. Ma il rischio è proprio quello che la penuria di gas troppo forte produca dei veri e propri blackout a catena. Infatti a fronte della forte richiesta delle famiglie e delle imprese, le materie prime per produrre energia sarebbero davvero poche e di conseguenza i blackout sarebbero difficilmente evitabili.
Impatto sulle famiglie e sull’economia
L’impatto forte ci sarebbe anche sulle imprese perché le impennate del costo dell’energia e del gas e contemporaneamente anche il blackout metterebbero a rischio la tenuta di tante imprese e qualcuno sostiene addirittura che un milione di posti di lavoro in Italia potrebbero essere bruciati. Ma il problema dei blackout è anche un problema relativo all’ordine pubblico. Per le forze dell’ordine è difficile mantenere l’ordine pubblico se ci sono blackout lunghi e diffusi. Dunque la penuria di gas sull’Europa espone il nostro paese ad un forte rischio blackout e la speranza di tanti e che si trovi un accordo per evitare la chiusura del gas.
Di cosa fare scorta
Altri paesi europei da tempo temono di restare senza energia e di conseguenza spingono i cittadini a fare scorte in questo senso. E’ noto ad esempio che spagnoli e svizzeri facciano scorte di batterie e bombole di gas per evitare di restare al buio. Anche i pannelli solari e le mini pale eoliche domestiche sono un’idea valida in questo senso e se ne parla sempre più spesso proprio in vista di rincari e penurie energetiche.