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Il prezzo dell’oro può colare a picco: perché il metallo giallo è considerato a rischio

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Salvatore Dimaggio

La quotazione dell’oro sta impensierendo gli analisti.

Pochi giorni fa è sceso sotto i 1800 dollari l’oncia e questo valore non è un valore qualsiasi perché costituisce il minimo dell’anno.

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$1800 l’oncia è un prezzo stranamente basso secondo gli analisti. Solo pochi mesi fa il metallo giallo era arrivato a superare i $2000 ma dai primi di marzo ha perso circa l’11%.

Elementi di debolezza del metallo giallo

Si tratta di una flessione di una certa importanza ma non così drammatica. Il vero dato che impensierisce gli analisti è un altro.

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Uno scostamento tecnico sul valore dell’oro detenuto dalla Banca d’Inghilterra ha fatto saltare sulla sedia più di un analista finanziario. Secondo le ricostruzioni più accreditate qualche banca centrale del mondo sta mettendo in atto una grossa vendita d’oro. Attualmente non si può sapere quale sia questa banca centrale ma secondo molti analisti almeno una banca centrale si sta liberando di notevoli quantità di oro e probabilmente altre potrebbero seguirla. Cerchiamo di capire perché in questa fase le banche centrali dovrebbero vendere oro.

Forse ci sono vendite delle riserve

Può darsi che le vendite d’oro delle banche centrali siano dovute alla necessità di fare cassa o magari sono dovute ad altre ragioni meno impegnative. Ma c’è anche un’altra ragione a far pensare agli analisti che l’oro stia cominciando un periodo di flessione. L’aumento dei tassi deciso dalle banche centrali e soprattutto dalla Federal Reserve sta cambiando le carte in tavola per quello che riguarda l’oro. Come sappiamo le banche centrali hanno il potere di arginare l’alta inflazione.

La stretta monetaria rende i bond più appetibili

La Federal Reserve si è dimostrata molto restia negli ultimi mesi ad aumentare i tassi ma adesso sta andando in quella direzione. Di conseguenza i bond diventano più appetibili e fanno concorrenza all’oro. Questo è sicuramente qualcosa di davvero paradossale perché in un momento di forte incertezza economica internazionale come quello che stiamo vivendo l’oro dovrebbe risplendere in quanto bene di rifugio per eccellenza. Eppure la stretta monetaria delle banche centrali potrebbe effettivamente metterlo in difficoltà. Ma ovviamente non c’è nulla di scontato. La guerra e la crisi alimentare sono incognite molto forti e se le borse dovessero continuare a scendere come stanno facendo ed il nervosismo aumentasse, l’oro tornerebbe subito protagonista. 

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