Il Governo interviene con forza sulla questione dei contanti perché mai come in questo periodo la lotta all’evasione fiscale diventa cruciale per lo stato.
Il Governo ha nel mirino il denaro contante perché le casse dello Stato patiscono l’elargizione di continui bonus e far pagare le giuste tasse agli evasori fiscali diventa ancora più importante.
Per quanto riguarda le soglie del denaro contante ci sono tante cose alle quali stare attenti ed è il caso di vedere nel dettaglio.
Prima di tutto c’è la questione dei pagamenti in contanti. Fino alla fine di quest’anno le multe scatteranno per pagamenti in contanti dai €2000 in su.
Ma dall’inizio del 2023 già pagamenti dai €1000 in su saranno duramente multati. Oltre a questo limite per l’utilizzo dei contanti c’è anche la novità dei pagamenti in negozio. Infatti il negoziante che dovesse pretendere il pagamento in contanti riceverà una multa di €30 aumentata proporzionalmente in base all’importo dell’acquisto stesso. Questo entrerà in vigore da giugno. Dunque da giugno il negoziante non potrà più pretendere il pagamento in contanti ma dovrà necessariamente accettare anche carta o bancomat.
Ma anche se tanti Italiani lo sottovalutano, esistono anche limiti per il denaro che si può avere addosso o che si può avere in casa. In caso di controlli e di perquisizioni essere trovati con troppo denaro addosso o troppo danaro in casa farà partire accertamenti e multe. Infatti una quantità esagerata di danaro farà venire il sospetto all’Agenzia delle Entrate che questo danaro è il frutto o comunque sia è strumentale all’evasione fiscale o al riciclaggio di denaro sporco. Ma vediamo di capire quando il denaro addosso ed in casa è considerato troppo.
Il fisco nel valutare quando il denaro sia troppo tiene in considerazione la condizione economica del singolo contribuente. Dunque se il denaro trovato in casa di un soggetto appare proporzionato al suo tenore di vita perché magari si tratta di un individuo benestante, questo potrà ancora essere considerato tollerabile. Ma un cittadino che dovesse avere un tenore di vita piuttosto basso e che però venisse trovato con grosse quantità di denaro contante in casa o anche addosso farebbe sicuramente insospettire il fisco. Sarebbe a questo punto tenuto a dare chiare spiegazioni del perché di questo denaro contante.
Ma oltre a questo problema sul denaro contante c’è anche un controllo molto più stretto per quello che riguarda conti correnti e carte di credito. Infatti con la super anagrafe dei conti correnti l’Agenzia delle Entrate può tenere sotto stretto controllo le spese degli italiani e scoprire subito quando ci sia qualcosa che non quadra rispetto a quanto dichiarato nella dichiarazione dei redditi. Dunque i controlli per quello che riguarda il denaro contante ma anche carta di credito e bancomat diventano sempre più stringenti e penetranti.
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