La guerra del grano è molto pericolosa per gli italiani, ma la crisi di questa materia prima è globale.
Russia ed Ucraina valgono da sole il 28% del grano mondiale e Putin ha lanciato una vera e propria guerra del grano.
Bloccando il grano dalla sua Russia e dall’Ucraina occupata ha scatenato una penuria mondiale di questo alimento.
Putin ha bloccato il grano russo ed il grano ucraino e di conseguenza le quotazioni di questa preziosa materia prima sui mercati internazionali sono esplose.
Per i consumatori Italiani è l’ennesima stangata perché questo vuol dire che pane, pasta, biscotti, fette biscottate, ecc. aumenteranno notevolmente di prezzo. Ma il problema vero è che arriva anche il rischio di non trovarne più e che partano i razionamenti. Infatti l’India che un altro grande produttore mondiale di grano intimorita dalla penuria di questo alimento ha chiuso il suo export.
Dunque oggi questi tre grandissimi produttori di grano seppure per motivi molto diversi hanno smesso di esportarlo verso il resto del mondo e le conseguenze sono veramente gravi. Si stima che addirittura 53 Paesi nel mondo siano a rischio fame per questa penuria forte di grano. Questi 53 paesi del mondo localizzati soprattutto in Africa e Medio Oriente oggi si ritrovano paurosamente a corto di grano e di conseguenza il rischio fame denutrizione diventa fortissimo. Ma anche per l’Europa il rischio è notevole. Infatti le aziende che utilizzano il grano come materia prima sostengono che ben presto potrebbero avere difficoltà a reperirlo e a non riuscire più a mettere sul mercato i loro prodotti.
Inutile dire che questo è un grosso problema sul fronte alimentare perché i consumatori Italiani rischiano ben presto di vedere prima un’impennata di tutti i prodotti fatti con il grano e poi di vederli progressivamente sparire dai banconi dei supermercati. Le ipotesi sono quelle più diverse, dal razionamento ad una vera e propria progressiva sparizione di questi prodotti che rischiano diventare sempre più cari ed introvabili. Già oggi gli italiani iniziano a fare incetta dei prodotti derivanti dal grano ma bisogna tenere presente che non tutti questi prodotti possono essere conservati a lungo. Infatti per ora non c’è chiarezza su quando comincerà questo vero e proprio allarme nei supermercati italiani, dunque se ha senso fare scorta di alcuni alimenti, questo non è possibile per alimenti che si deperiscono presto come ad esempio il pane.
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