La situazione economica internazionale risulta sempre più incerta.
Se l’uscita dalla terribile pandemia di covid sembrava poter garantire un ritorno alla normalità anche dal punto di vista lavorativo ed economico, decisamente le cose sono andate in modo radicalmente diverso.
In Italia si è divaricato come mai prima d’ora il divario ricchi-poveri. Le partite IVA soffrono sempre di più e i tanti posti di lavoro persi con il covid sono stati recuperati solo in parte ma anche solo in teoria.
Uno scenario incerto
Infatti se si sono persi tanti posti di lavoro garantiti e a tempo indeterminato, i nuovi posti di lavoro sorti dopo la pandemia sono sottopagati e precari per la maggior parte.
Ma adesso la guerra in Ucraina e il crollo delle borse mettono a rischio la già precaria situazione economica italiana. L’alta inflazione sta mettendo in forte difficoltà le famiglie e le imprese. A causa della spirale inflazionistica per le famiglie diventa sempre più difficile andare avanti e tante imprese minacciano di chiudere. La situazione potrebbe diventare ancora più pericolosa se effettivamente ci fosse la chiusura del gas russo. A quel punto il rischio di chiusura per tante aziende sarebbe ancora più elevato. In generale molti indicatori economici dicono che si va verso la recessione e di conseguenza questo non può che rendere ancora più fosco il quadro.
Carestia globale
Ma nuove emergenze si profilano all’orizzonte. La carestia globale ormai non sembra più qualcosa di teorico ma anzi si sta manifestando in modo drammatico. La guerra del grano lanciata da Putin è già entrata nel vivo e addirittura 53 paesi del mondo sono a rischio fame. Anche per l’Italia è previsto un una progressiva diminuzione delle capacità di approvvigionamento del cibo. Basti pensare che in Spagna il razionamento del cibo è già cominciato da un pezzo. Insomma le incognite sono tante ed in tutto ciò la borsa dimostra una fortissima debolezza.
Borse sempre più nervose
I mercati dall’inizio della annunciata stretta monetaria della Federal Reserve hanno perso un po’ in tutto il mondo ma non è assolutamente chiaro se questo sia un nervosismo transitorio o se sia l’inizio di un vero e proprio crollo come qualcuno teme. Sicuramente la stretta monetaria da parte della Federal Reserve non fa piacere alle borse e di rischio di un crollo non è da escludersi.