C’è poco da essere allegri quando si parla di carburante e spese associate ad esse. Infatti gli italiani sperano che il prezzo rimanga sotto i due euro ma c’è qualcosa che bisogna sapere.
Quello che stiamo attraversando è senza alcun dubbio uno dei momenti più straordinari e difficili per l’economia mondiale.
La dimostrazione cammina sul binario della speculazione e si traduce con il fatto che, nonostante la quantità del petrolio e il gas sia sempre uguale, il prezzo sale sempre di più a causa di una fase dettata da instabilità sociale e politica. Uno dei termometri più efficaci si legge nei distributori di benzina, ormai assediati da prezzi shock e paura di restare senza carburante. Un paradosso che spaventa gli italiani che ogni giorno sono costretti a ricaricare l’auto per andare a lavorare o mantenere una vita normale e che, dunque, pagano con il proprio portafoglio la diminuzione delle materie prime e della guerra tra Russia e Ucraina, come accade anche per altri beni primari come il pane.
Benzina, cosa sta accadendo
La benzina costa sempre di più e sembrano tornati i tempi successivi all’inizio della guerra. Il prezzo sembra essere tornato a due euro al litro in ogni parte del Paese. Mancano pochi infatti alla scadenza dello sconto sull’accisa: il prezzo rischia di attestarsi attorno 2,31 euro al litro. In queste ore, inoltre, si registra un ribasso del diesel. Questi i pezzi rilevati sullo studio di circa 15mila impianti: benzina self-service a 1,880 euro/litro (+11 millesimi, compagnie 1,885, pompe bianche 1,866), diesel a 1,836 euro/litro (invariato, compagnie 1,841, pompe bianche 1,822). Benzina servito a 2,007 euro/litro (+10, compagnie 2,050, pompe bianche 1,923), diesel a 1,972 euro/litro (invariato, compagnie 2,018, pompe bianche 1,882). Gpl servito a 0,837 euro/litro (invariato, compagnie 0,843, pompe bianche 0,829), metano servito a 1,871 euro/kg (-2, compagnie 1,933, pompe bianche 1,823), Gnl 2,096 euro/kg (-19, compagnie 2,123 euro/kg, pompe bianche 2,076 euro/kg).
Prezzi alle stelle: la spiegazione di cosa succede nei mercati del petrolio
La guerra tra Russia e Ucraina ha cambiato la vita di tantissimi uomini e donne che vivono le bombe e la paura di un attacco. Quello che accade ad est però ha conseguenze anche al di fuori dei radar degli aerei. Un esempio su tutti è reso dal prezzo del petrolio che a febbraio ha sfiorato i 140 euro al barile. Nelle ultime sedute, il petrolio Brent ha toccato quote attorno ai 115 dollari. Secondo alcuni esperti del settore potrebbe arrivare a 150 euro al barile. Quando? Non molto lontano dalla stagione che stiamo già vivendo da pochi giorni.