Le tensioni tra Unione Europea e la Russia di Putin sono arrivate ad un punto di rottura.
La chiusura dei rubinetti del gas russo ormai viene data praticamente per scontata. L’Europa si prepara ad un’ondata di blackout elettrici senza precedenti.
Il rischio effettivamente è molto forte perché sia la Russia che l’Unione Europea vogliono tagliare i ponti di una fornitura di gas diventata ormai sempre più scomoda.
La Russia vuole chiudere l’erogazione del gas e di fatto già l’ha abbassata moltissimo per punire l’odiata Unione Europea.
Ma anche l’Unione Europea vuole liberarsi dalla dipendenza del gas russo per non continuare a pagare una montagna di soldi alla Russia di Putin. Infatti non ha senso fare sanzioni alla Russia se poi si paga a Putin una bolletta energetica altissima che di fatto lo rifornisce sempre di denaro fresco. Dunque l’erogazione di gas in Europa è fortemente a rischio e questo significa tante cose. Innanzitutto significa il rischio di una nuova tremenda impennata delle bollette di luce e gas. In secondo luogo significa anche il rischio concreto di razionamenti sul gas. E poi si parla sempre più spesso dell’ipotesi concreta di grossi blackout.
Venendo a mancare l’approvvigionamento del gas russo, produrre energia può diventare veramente difficile ed il rischio di blackout su vasta scala diventa più concreto. Il problema è che la penuria di gas e di energia è una dura stangata per le famiglie già duramente provate dall’inflazione ma è anche una stangata per le imprese che così avranno enormi difficoltà a produrre. Il rischio di grandi blackout su vasta scala tuttavia è anche una vera e propria incognita per quello che riguarda l’ordine pubblico. Infatti è noto che quando ci sono grandi blackout molto spesso i disordini e la criminalità aumentano e prosperano. Il rischio per l’Europa effettivamente esiste e si va a sommare alle altre emergenze in corso. Innanzitutto l’emergenza inflazione che sta duramente colpendo le economie europee e poi l’emergenza della carenza di cibo.
Infatti Putin ha scatenato una vera e propria guerra del grano che ha spinto l’India a chiudere l’export anche del suo grano e quindi anche per l’Italia si profila un problema di approvvigionamento di cibo. Dunque sicuramente uno scenario in evoluzione ma che desta molta preoccupazione ed infatti gli italiani iniziano a fare incetta di bombole di gas, di batterie e si pensa sempre più spesso a pannelli solari e mini pale eoliche. Ma in altri paesi d’Europa già da tempo si fa incetta di questo materiale.
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