Possono esserci casi di pagamenti in ritardo riguardo le pensioni in arrivo. Ecco perché probabilmente potrebbero dipendere da te
Richiedere e ottenere la pensione, una volta concluso il proprio rapporto lavorativo, può essere una scelta non di facile applicazione. Possono essere inclusi, infatti, ritardi anche importanti sui pagamenti e sulle varie procedure burocratiche che permettono l’erogazione mensile del pagamento dell’assegno pensionistico.
Tra le categorie interessate, vi sono certamente i lavoratori del settore pubblico che, al momento della quiescenza, hanno maturato il diritto alla liquidazione del TFS. Per queste categorie, infatti, vi possono essere tempi d’attesa piuttosto lunghi, a seconda del motivo per cui si procede con la fine del rapporto lavorativo.
Quei dipendenti pubblici che decidono di andare in pensione in anticipo, grazie a quota 100 o quota 102, devono sapere che in questi casi vi possono essere tempi di attesa anche piuttosto lunghi. A volte, infatti, chi si accinge ad usufruire di queste opzioni non sa di andare in contro ad attese molto rilevanti.
Prima di richiedere la pensione mediante il cumulo gratuito è necessario prendere in considerazione anche il TFS che, a volte, potrebbe rendere sconveniente questa procedura sotto alcuni punti di vista. In particolare, sono i dipendenti pubblici che devono fare maggiormente attenzione.
I lavoratori statali che decidono di accedere al cumulo gratuito devono essere consapevoli che il TFS arriverà solo dopo il compimento dei 67 anni. Inoltre, secondo le norme attualmente vigenti, gli importi verranno erogati non prima che siano passati 12 mesi dal compimento dei 67 anni. Ma non è finita: a questi si aggiungeranno ulteriori 90 giorni che serviranno all’INPS per la liquidazione della pratica.
I dipendenti pubblici che accedono alla pensione di vecchiaia mediante il cumulo gratuito non hanno nulla di cui preoccuparsi. Tuttavia, chi accede alla pensione anticipata dovrà tenere conto del fatto che, per avere il TFS bisognerà attendere probabilmente una finestra temporale che potrà essere superiore ai 2 anni, soprattutto se si richiede la pensione in giovane età.
Dunque, prima di decidere a quale misura accedere per andare in pensione, i dipendenti pubblici dovranno fare bene i loro calcoli, affidandosi a consulenti esperti con cui valutare i pro e i contro delle scelte da intraprendere.
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