La guerra in Ucraina e la carestia sono due fenomeni interconnessi.
Mentre la guerra in Ucraina la vediamo svolgersi in tutta la sua drammatica durezza, la carestia sembra ancora una minaccia vaga e lontana eppure secondo gli esperti si tratta di un’emergenza già in atto.
La guerra in Ucraina ha fatto impennare il costo delle materie prime necessarie per la coltivazione per l’allevamento.
Il pericolo della carestia: già in atto
Già prima della guerra, l’inflazione aveva gonfiato i costi delle materie prime ed aveva reso molto difficile coltivazione ed allevamento un po’ in tutto il mondo.
Persino qui da noi in Italia e in Occidente coltivare ed allevare è diventato molto più caro e molto più difficile e tanti allevatori e coltivatori dicono di non riuscire più ad andare avanti. Ma se questo è vero per i ricchi i paesi occidentali diventa veramente drammatico per i paesi del terzo mondo. In Africa la carestia è già una realtà importante e si stima che addirittura 53 paesi del mondo siano stati indirettamente affamati dalla guerra in Ucraina.
Dalla carestia alla bomba migratoria
Il mondo dell’Economia è tutto interconnesso e basta una fiammata dei prezzi dovuta ad un evento bellico perché per i paesi più poveri arrivi automaticamente la fame. La conseguenza di ciò è che si prevede una vera e propria impennata dei flussi migratori dall’Africa in generale dei paesi del terzo mondo verso l’Italia e l’Europa. L’Africa a causa del covid dell’inflazione e della guerra è più affamata che mai e di conseguenza i flussi migratori saranno sempre più importanti e difficili da controllare. Dunque se oggi la drammatica sfida per il nostro paese è quella di tenere sotto controllo l’inflazione che sta mettendo letteralmente in ginocchio le famiglie, specie quelle più economicamente fragili, le prossime emergenze saranno la carestia e l’impennata dei flussi migratori.
Come arginare il fenomeno
Ma attualmente sembra che ben poco si stia facendo a livello globale per arginare queste emergenze. La carestia sebbene tante volte paventata in realtà sta continuando a peggiorare senza che si siano visti interventi realmente incisivi da parte di nessuno. Non ci si stupisca domani se l’italia sarà invasa (per davvero) di migranti e se si sentiranno i soliti luoghi comuni pro e contro che fino a qualche anno fa dominavano i dibattiti televisivi.