C’è un grandissimo paradosso nella guerra in Ucraina: Putin perde, ma la sua moneta stravince.
Cerchiamo di capire questo grande paradosso che si appoggia su due misure drastiche.
Putin ha cominciato la guerra in Ucraina praticamente da solo. I vertici dell’esercito erano stati poco coinvolti in questa tragica decisione ed oggi tra i palazzi del potere russi non corre buon sangue.
La situazione russa
Putin accusa i militari di aver gestito male la guerra in Ucraina mentre i militari accusano lui di aver iniziato una guerra senza senso.
La leadership di Putin non è in discussione perché lo zar in Russia ha creato un vero e proprio regno del terrore e nessuno osa contrastarlo apertamente. Eppure tra i potenti russi l’insofferenza nei confronti delle decisioni di Putin cresce. Eppure nonostante le pesantissime sanzioni il rublo cresce nel 2022. Con le durissime sanzioni nei confronti dell’economia russa ci si potrebbe aspettare una moneta indebolita ed in effetti all’inizio è stato così. Nelle primissime fasi della guerra in Ucraina il rublo aveva perso davvero tantissimo del suo valore.
La rimonta del rublo
Tuttavia oggi non soltanto il rublo cresce ma addirittura si apprezza sul dollaro. Può sembrare incredibile ma nell’arco del 2022 il rublo ha guadagnato oltre l’11% sul biglietto verde americano. Addirittura Bloomberg sottolinea che su 31 monete monitorate dai loro esperti, il rublo è quella che è cresciuta di più in quest’anno. Attualmente il cambio tra dollaro e rublo viaggia sui 65 rubli per un dollaro. Per capire l’entità di questa rimonta basti pensare che all’inizio di marzo ci volevano 140 rubli per avere un dollaro. Da questi numeri emerge chiaramente come il crollo è stato forte all’indomani dell’inizio della guerra ma poi c’è stato un recupero veramente incredibile. Questo risultato straordinario è dovuto alle misure molto rigide sui capitali che il governo russo e la Banca Centrale russa hanno imposto in modo ferreo.
Il doppio trucco di Mosca
Misure dure ma evidentemente di successo. Certamente poi l’arma segreta della rimonta del rublo è stata la pressante richiesta russa del pagamento del gas in rubli. In pratica la Banca Centrale ha creato un vero e proprio blocco sulle transazioni in rubli e di conseguenza sono consentite soltanto le transazioni che consentono un aumento della moneta ma non quelle che possono far diminuire il valore di questa divisa. Adesso si capisce come il cambio in Russia sia bloccato e questo preservi la moneta. Tuttavia ad un certo punto la Banca Centrale sarà costretta a rimuovere questo blocco anche penalizzante a quel punto comunque sia nuovi crolli non possono essere esclusi.