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Guerra in Ucraina: lo scontro si inasprisce, Italia rischia razionamento cibo e gas

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Salvatore Dimaggio

La guerra in Ucraina è arrivata davvero ad un punto critico.

La clamorosa rivelazione del New York Times secondo la quale la CIA avrebbe direttamente lavorato all’eliminazione di ben 12 alti ufficiali russi ha ulteriormente appesantito il quadro di una crisi sempre più grave.

ANSA/GIUSEPPE LAMI – pool

Infatti questo clamoroso scoop del New York Times porta la guerra ad un altro livello e avvicina pericolosamente le due superpotenze nucleari ad uno scontro diretto.

Guerra ad una svolta: rischio razionamenti

Si dice che il potere di Putin tra gli oligarchi russi sia messo sempre più in discussione ma concretamente l’uomo al comando è lui ed il rischio che la guerra in Ucraina si allarghi fino a diventare un conflitto globale diventa purtroppo più concreto.

Pixabay

L’economia italiana con questa brutta guerra rischia in modo decisamente pesante. Per il vecchio continente molti economisti parlano di rischio stagflazione e tante aziende potrebbero chiudere. Il problema è che la guerra in Ucraina rinforza la già grave inflazione e mette in condizioni tante aziende di non riuscire ad andare avanti.

I timori per il nostro paese

Ma il peso di questa guerra è avvertito in modo fortissimo dalle famiglie ed anche l’approvvigionamento di cibo diventa più complicato. Se la guerra dovesse continuare ad inasprirsi l’approvvigionamento di cibo nei supermercati potrebbe essere messo a rischio e per l’Italia si potrebbe arrivare addirittura ai razionamenti. Per il momento non c’è nulla di stabilito ma ricordiamo che vari paesi europei hanno già invitato i propri cittadini a fare scorte di cibo e che la Spagna è già concretamente partita con i razionamenti. Dunque questo bruttissimo scenario per l’Italia potrebbe effettivamente concretizzarsi.

Razionamenti: in Spagna sono già partiti

Ma i costi della guerra sono davvero a 360°. È stato stimato infatti che ogni cittadino italiano ha pagato fino ad oggi a causa della guerra tra i 500 e i €1500. Gli italiani spaventati dal fatto che tanti alimenti al supermercato già siano aumentati di prezzo ed in alcuni casi non si trovino più, cominciano a fare scorte. L’olio di girasole è sicuramente l’alimento che più di tutti ha risentito di questa crisi. In tante parti d’Italia è già introvabile ed il suo prezzo è aumentato in modo impressionante. Ma oltre al cibo il problema razionamenti c’è anche per il gas. Infatti il gas russo che arriva in Europa è sensibilmente diminuito e rimpiazzarlo con gas di diversa provenienza è difficile e costoso.

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