Si sa che il Governo vuole assolutamente contrastare l’utilizzo del denaro contante E che intende fare questo con ogni mezzo.
Infatti il Governo ritiene che soltanto limitando fortemente l’uso del contante si riuscirà a contrastare l’evasione fiscale in Italia.
Il governo punta molto sulla riduzione dell’evasione fiscale e di conseguenza il bancomat finisce nel mirino.
Il bancomat ultimamente viene fortemente attenzionato dall’Agenzia delle Entrate grazie alla super anagrafe dei conti correnti che consente di capire qualsiasi movimento fatto dagli italiani sul proprio conto corrente e dunque anche sul bancomat.
E’ proprio facendo così che si può scoprire quando gli italiani evadano sulla dichiarazione dei redditi. Ma adesso arrivano novità importanti relativamente all’utilizzo di carta e bancomat. Infatti per fare un qualsiasi acquisto in un negozio fino ad oggi si poteva scegliere se utilizzare contanti, carta o bancomat. Il negoziante poteva chiedere uno qualsiasi dei mezzi di pagamento senza limitazioni.
Ma da giugno la situazione cambia completamente infatti il negoziante non potrà più pretendere il pagamento in contanti ma dovrà assolutamente accettare anche carta e bancomat. Vediamo di capire cosa cambia: fino ad oggi se un cliente pretendeva di pagare con carta e bancomat il commerciante poteva rispondergli di no e pretendere il pagamento in contanti. Ma da giugno tutto questo cambia e se il cliente pretende di pagare con carta o bancomat e il commerciante gli risponde di no riceverà una multa di €30.
Tra l’altro questa multa di €30 sarà aumentata in proporzione al costo dell’acquisto che si intendeva fare. Tuttavia ci sono alcune polemiche attorno a questa multa da €30. Per i commercianti si tratta dell’ennesima tegola in un momento di crisi estrema nella quale tanti meditano di chiudere. Per quanto riguarda l’applicazione pratica di questa multa non è chiaro come questa possa avvenire. Infatti il cliente dovrà trovare un agente di pubblica sicurezza perché elevi effettivamente la contravvenzione al negoziante. Insomma una multa piccola ma che fa molto discutere perché arriva in un momento di forte crisi per il paese. E diventa sempre più intensa la polemica per la mancanza di strumenti di contrasto alla povertà. Molti osservatori notano come il Governo non abbia ancora un piano per soccorrere i milioni di italiani finiti in povertà
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