Si attendono stangate sulle materie prime energetiche. Vediamo perchè.
La guerra in Ucraina purtroppo non accenna a diminuire di intensità, anzi il conflitto appare sempre più duro e più cruento.
La Russia non offre margini di manovra e la NATO vuole imporre sanzioni sempre più dure. Dal punto di vista economico dunque la situazione diventa sempre più pesante e precaria.
L’impatto sulle famiglie è notevole
Gli esperti guardando alla guerra in Ucraina formulano fosche previsioni per l’Italia ed è il caso di capire che cosa ci attende. L’Italia corre seriamente il rischio di entrare in stagflazione, vale a dire di entrare in una fase dell’economia veramente dura e pesante con i prezzi che aumentano e il Pil che diminuisce.
La guerra e le sanzioni NATO contro la Russia stanno gonfiando l’infrazione a livelli mai visti da decenni e saranno soprattutto benzina, diesel, gas e luce a diventare più cari. Innanzitutto l’inflazione gonfia i prezzi delle materie prime e consente anche agli speculatori internazionali di far aumentare ancora di più i costi delle materie prime energetiche.
Per le famiglie si attendono questi rincari
Ma non basta. Infatti il rischio è più ad ampio spettro. Se il nostro paese dovesse entrare in recessione ed ormai tanti economisti temono questo scenario il potere d’acquisto delle famiglie già molto basso, avrebbe un ulteriore crollo. Dunque importante capire che questo conflitto ucraino e soprattutto le sanzioni alla Russia agiscono sui consumatori da due fronti.
Rischio recessione
Rendono luce gas benzina e cibo più cari, ma d’altra parte indebolendo l’economia aumentano il rischio di disoccupazione, di chiusura delle aziende, di salari più poveri, eccetera. L’allarme povertà nel nostro paese ormai è altissimo e molti denunciano con forza il fatto che il reddito di cittadinanza lascia fuori dai suoi aiuti oltre metà dei veri poveri. Quindi se la guerra minaccia di essere una stangata su luce gas e benzina è importante sottolineare come questa stangata possa diventare davvero ad ampio spettro e possa costare tanto alle famiglie e alle imprese. Oltre a tutto ciò a patire fortemente questa situazione è anche il supermercato. Infatti al supermercato sono tanti i cibi che non si trovano o che aumentano di prezzo. Basti pensare che l’olio di girasole ormai è esaurito in molte parti d’Italia ed anche il riso è considerato a rischio.