La presa di posizione clamorosa di Mario Draghi a Strasburgo sui bonus casa ha mandato nel panico il mondo dell’edilizia.
Vediamo di capire che cosa sta succedendo. Il governo di Mario Draghi è intervenuto a più riprese sul bonus per cercare di contenere le frodi.
Ma l’ultima presa di posizione del Presidente del Consiglio che ieri a Strasburgo ha parlato chiaramente della sua ostilità al superbonus ha mandato realmente nel panico il settore dell’edilizia e le motivazioni sono piuttosto forti.
Il superbonus è stata una misura fortemente voluta dai 5 stelle ma anche dalla Lega per far ripartire il comparto dell’edilizia nel pieno dell’emergenza della pandemia. Infatti sotto il governo Conte il superbonus ha dato un notevole impulso all’edilizia che ha ripreso a marciare a pieno regime.
Ma con l’arrivo del governo Draghi le cose sono cambiate. Inizialmente il governo Draghi non sembrava particolarmente contrario al superbonus anzi nell’ultima manovra finanziaria tutti i vari bonus casa sono stati sostanzialmente confermati. Ma sono emerse oltre 4 miliardi di euro di frodi messe in piedi grazie al bonus casa e questo ha reso il governo sempre più ostile al superbonus e agli altri bonus sull’edilizia.
Il mercato dei bonus è entrato in crisi a causa delle normative sempre più complesse e dissuasive ma è stata soprattutto la cessione del credito e diventare sempre più problematica. Oggi infatti le banche accettano con grandi difficoltà i crediti derivanti dal superbonus e di conseguenza molte imprese e molti committenti hanno paura anche ad iniziare i lavori. Il mondo dell’edilizia da tempo chiede al governo di riscrivere le normative sui bonus casa per renderle meno complesse contorte e dissuasive. Anche le banche a più riprese hanno fatto capire che la cessione dei crediti così come è strutturata adesso non va e che loro accetteranno i crediti con sempre maggiore difficoltà se le normative resteranno queste.
Insomma l’attuale normativa sui bonus non piace proprio a nessuno e rischia di far naufragare il comparto. Ma le parole di Draghi di aperta ostilità al bonus hanno gelato qualsiasi speranza che il Governo potesse intervenire in questo senso. Oggi il comparto dell’edilizia ha paura perché si ritiene che non solo il superbonus non sarà reso più amichevole e più facilmente praticabile ma che addirittura il governo possa rendere ancora più difficile ricorrere a questo strumento.
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