Si teme un forte aumento dei prezzi della benzina giù da lunedì. Dal primo maggio finiranno gli sconti e ripartiranno i rincari?
A causa del conflitto in Ucraina le tensioni economiche sono salite ai massimi livelli e ciò ha prodotto problemi e speculazioni anche per molti Paesi europei. Uno dei maggiori problemi è stato infatti il rincaro dei prezzi del carburante, che ha fatto salire alle stelle gli importi di benzina e diesel.
Proprio per questo, il governo a fine ha deciso di intervenire a marzo tagliando alcune accise e facendo calare gli importi, ma c’è chi teme in un ritorno a due mesi fa. Secondo alcuni, infatti, potremmo assistere ad un aumento dei prezzi della benzina già da lunedì. Da maggio finiranno gli sconti e ripartiranno i rincari?
Prezzi della benzina. Da maggio ripartono i rincari?
Grazie al decreto Ucraina-bis, il governo è intervenuto direttamente sul problema dei prezzi della benzina, fornendo una tregua, almeno temporanea, a coloro che utilizzano la macchina per impegni o per lavoro. Tuttavia, sembra che questa tregua possa finire a breve, con i prezzi della benzina che potrebbero tornare a livelli record.
Lunedì 2 maggio, infatti, scade il bonus benzina voluto dal governo, ovvero lo sconto di 25 cent su alcune accise sui carburanti. In molti chiedono una proroga del provvedimento, ma ad oggi non vi è ancora nulla di ufficiale. Dunque, da lunedì 2 maggio potrebbero ripartire i rincari sui carburanti.
Dopo l’intervento del governo, grazie al decreto n° 21/2022, chiamato anche decreto Ucraina-bis, si potrebbe dunque tornare ad una situazione inziale, quando i prezzi dei carburanti superavano abbondantemente i 2 euro a litro. Una situazione che getterebbe ancora una volta i lavoratori su strada in grave crisi, oltre a pesanti conseguenze per le aziende.
Il governo aveva già deciso di prorogare al 2 maggio il provvedimento sulle accise che, inizialmente, aveva scadenza per il 6 aprile 2022. Lo sconto prevedeva diverse aliquote per carburanti, gas e petrolio, tra cui: benzina 478,40€ per mille litri, oli di gas e gasolio usato come carburante 367,40€ per mille litri, gas di petrolio liquefatti (GPL) 182,61€ per mille chilogrammi.
L’intenzione del governo è quello di allungare il periodo del taglio delle accise, ma è molto difficile che questo accadrà prima della fine della proroga.