Chi siamo

Redazione

Disclaimer

Privacy Policy

Contanti in tasca ed a casa: Draghi firma la rivoluzione dei pagamenti

Foto dell'autore

Salvatore Dimaggio

Una vera rivoluzione quella voluta dal Governo Draghi sui pagamenti degli italiani. Vediamo cosa cambia ed a cosa stare attenti.

Il Governo vuole muovere una guerra senza precedenti al denaro contante perchè è proprio grazie al contante che si realizzano l’evasione fiscale ed il nero, ma anche il riciclaggio.

Il Governo vara una stretta tremenda che punta proprio a scoraggiare chi usa il contante per evadere.

Cambiano tante cose: il contante

Innanzitutto la prima novità arriva proprio per i negozi. Fino ad oggi era assolutamente la stessa cosa pagare con contanti carta di credito o bancomat. Il commerciante poteva scegliere liberamente che tipo di pagamento desiderasse dal cliente ed il cliente non poteva opporsi.

Ma da giugno cambia tutto: il commerciante al quale verranno chiesti dei beni o dei servizi non potrà più pretendere che siano pagati in danaro contante. Dunque da giugno il cliente che voglia pagare con carta o bancomat ha il vero e proprio diritto di farlo e se il commerciante si oppone arriveranno le multe. Ma è anche importante capire come sta cambiando il massimale per i pagamenti in contanti. Infatti per i pagamenti in contanti attualmente la multa scatta dai €2000.

Limiti al contante

In sostanza questo vuol dire che è un pagamento in contanti che venga effettuato dai €2000 in su costa una salata sanzione. Questa sanzione può arrivare anche a €50.000. Ma dall’inizio dell’anno prossimo la soglia scende a €1000. Di conseguenza dell’inizio del 2023 qualsiasi pagamento in contanti dai €1000 in su sarà sanzionato. Ma per gli italiani è anche importante e capire la quantità massima di danaro che si può portare il tasca e quella che si può tenere in casa. Infatti anche su questo punto ci sono i rischi di controlli e di sanzioni.

Limiti a casa ed in tasca

Se un italiano viene sorpreso con troppo denaro a casa o in tasca dovrà spiegare analiticamente le ragioni di questa scelta. Se queste motivazioni non saranno giudicate chiere e convincenti ecco che potranno partire accertamenti. Molti si chiedono quale sia la soglia massima di denaro che si può tenere in tasca o a casa. L’attuale normativa non ne fissa una chiara ma rimette tutto alla valutazione di chi sta compiendo la perquisizione. In sostanza sei danaro sembrerà troppo in relazione al tenore di vita di chi lo detiene, ecco che partiranno le verifiche.

Gestione cookie