Il Bancomat è nel mirino del fisco e del Governo. L’esecutivo guidato da Mario Draghi ha un progetto ambizioso: ridurre l’evasione fiscale del 40% entro pochi anni.
Per essere precisi questo abbattimento dovrà avvenire entro la fine del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.
Insomma il Governo vuole aggredire il contante. Si, perchè è proprio con il contante che si realizzano l’evasione fiscale ed il riciclaggio di danaro sporco.
Il contante, dunque finisce nel mirino. Già con l’ultimo decreto il pagamento con carta di credito e bancomat nei negozi segue una via privilegiata.
Infatti fino ad oggi, contanti carte di credito e bancomat erano tre forme alternative di pagamento tutte valide, ma il negoziante poteva decidere di pretendere solo il contante. Ma da giugno tutto si ribalta e non solo il negoziante dovrà accettare il pagamento con carta e bancomat, ma se non lo farà rischia anche una multa. Secondo step della lotta al contante deciso dal Governo è la riduzione della soglia per i pagamenti in contanti. Oggi siamo a 2000 euro, ma se si supera questa soglia si rischiano 50.000 euro di multa.
Si, perchè dall’anno prossimo le soglie si dimezzano ed il limite massimo per l’uso del contante scende a mille euro. Dunque se si effettueranno pagamenti in contanti al di sopra dei mille euro scatterà la multa vista prima. Nei piani del Governo c’è una progressiva sparizione di bancomat e contanti, sino ad arrivare all’utilizzo dei soli pagamenti digitali. A quel punto l’evasione fiscale sarà impossibile. Immaginate il classico medico che propone uno sconto se non emette fattura. Se si può pagare solo in modo digitale e tracciabile, non c’è verso di far sparire la transazione ed i suoi effetti.
Ma non è solo il Governo a procedere per la sparizione dei bancomat. Per le banche stesse ormai il bancomat è un costo poco sopportabile. Se ne lamentano spesso e per questo si lavora a renderli sempre più costosi per l’utenza. E sono sempre di meno. Vengono progressivamente chiusi ed in tanti piccoli comuni italiani in pratica non c’è più nemmeno un bancomat. Insomma, il futuro sono i pagamenti via smartphone, tracciabili e tassabili. Zero evasione e disoccupazione di massa tra i bancari.
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