In questo periodo il costo dei carburanti è davvero una minaccia per il budget delle famiglie italiane.
Eppure oltre ai rincari della benzina e del diesel arrivano adesso anche delle temibili truffe a mettere nei guai gli automobilisti italiani.
Gli automobilisti sono in apprensione per il taglio sulle accise. Teoricamente il taglio sulle accise di diesel e benzina dovrebbe finire il 2 maggio ma il governo potrebbe anche prorogarlo e su questa questione non c’è assolutamente chiarezza.
Molteplici truffe
Ma mentre tanti Italiani ammettono di non riuscire più a pagare le bollette e mettere la benzina nell’auto e per questo chiedono in massa il reddito di base universale sul sito dell’Unione Europea, arrivano adesso anche le truffe.
Numerose frodi sono state scoperte dalle forze dell’ordine in tutta Italia e cerchiamo di capire quali sono quelle più pericolose. Una truffa scoperta numerose volte è quella di quei benzinai che manomettevano l’erogatore della benzina. Facendo così grazie alla connivenza di un tecnico amico si può illudere il cliente di aver messo una certa quantità di carburante nell’auto quando in realtà se n’è versata notevolmente di meno. Una frode bella e buona che è stata scoperta spesso. Un’altra truffa forse anche peggiore è quella di chi allunga benzina e diesel con acqua o con altre sostanze.
Una truffa che danneggia il motore
In questo caso tra la frode c’è anche un vero e proprio danneggiamento del veicolo. Infatti mischiare benzina con acqua può essere molto dannoso per il motore. Quindi frodi ce ne sono in giro di vario tipo e le forze dell’ordine sono sempre a caccia di chi tenga comportamenti di questo genere. Ma una frode particolarmente insidiosa sta girando su Internet. Infatti sui più popolari social network ma anche su WhatsApp sta girando un comunicato che teoricamente proviene da una nota azienda di benzina. Questa nota azienda che ovviamente invece è completamente estranea al comunicato starebbe regalando buoni benzina addirittura da €500 o da €1000 ai suoi clienti.
La truffa del buono
Basterebbe rispondere ad un semplice questionario per avere diritto ai ricchi bonus e chiaramente la tentazione di partecipare è forte. Alla fine del questionario viene chiesto un piccolo contributo spese per l’invio del buono a casa. Ma guai a partecipare a queste iniziative perché in realtà sono soltanto un pretesto per avere i dati della propria carta di credito. Una truffa simile è stata messa in campo anche per quanto riguarda i supermercati o altri esercizi commerciali. Quando ci arrivano i comunicati di questi bonus dal valore troppo allettante è meglio prima verificare se effettivamente l’azienda in questione abbia attiva una promozione del genere oppure se non sia tutta una frode.