Il Governo si trova a gestire una vera e propria emergenza povertà perché in Italia le famiglie scese al di sotto della soglia di povertà aumentano spaventosamente giorno dopo giorno.
Basti pensare che sono 4 milioni le famiglie italiane che non riescono neanche a pagare le bollette e la Caritas sottolinea come famiglie che fino a pochi anni fa vivevano in modo sereno ormai siano alla fame più nera.
Il divario tra ricchi e poveri è veramente esploso nel nostro paese e veramente troppi sono ormai in condizioni critiche.
L’Italia è per molti aspetti un paese del terzo mondo: basti pensare che 1,3 milioni di bambini in Italia vive in condizione di povertà assoluta. Non stupisce quindi che gli italiani stiano chiedendo in massa il reddito di base universale sul sito dell’Unione Europea.
Questa misura europea promette di avere un minimo sufficiente per andare avanti. Ma vediamo cosa fa il governo italiano per confrontarsi con questa forte emergenza povertà. La speranza di tantissimi è che possa essere introdotto il reddito di emergenza ma su questo punto il governo appare chiaro ed inamovibile: il reddito di emergenza non tornerà e questo per tante famiglie è davvero un un pessimo segnale. Poi c’è il grosso problema del reddito di cittadinanza: oltre metà dei veri poveri non riesce a percepirlo.
Basta infatti avere una casetta fatiscente ed invendibile perché il proprio ISEE appaia più ricco di quello che è si sia costretti alla povertà più estrema senza aiuti dello Stato. Confermati invece i buoni spesa. I buoni spesa consentono le famiglie più povere di avere una cifra per poter mangiare e i paletti per poter rientrare nella misura dei buoni spesa sono fissati per ogni singolo Comune. Quindi bisogna andare a controllare i bandi del comune per capire se ci si rientra o no.
I requisiti sono l’ISEE e anche il numero dei componenti del nucleo familiare. Confermata anche la carta acquisti. La carta acquisti è una card gialla da non confondere con quella del reddito di cittadinanza che consente di avere €40 mensili per la spesa soltanto però in alcuni casi estremi di povertà e quando si abbiano in casa persone molto anziane o bambini al di sotto dei 3 anni. L’emergenza povertà in Italia è fortissima e rischia di esplodere anche perché secondo la banca d’Italia quando i rubinetti del gas Russo dovessero essere effettivamente chiusi, per il nostro paese sono possibili anche due anni di recensione. L’attuale bomba povertà potrebbe davvero esplodere.
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