Una situazione veramente particolare, ma anche incresciosa che sta coinvolgendo una banca che ha tanti clienti nel nostro paese.
Questa banca a quanto si legge da alcune ricostruzioni giornalistiche starebbe chiudendo vari conti correnti dei suoi utenti senza preavviso.
Anzi ad essere più precisi il preavviso c’è e si tratta di una vaga email inviata agli utenti con la quale viene detto che il proprio conto è disabilitato.
Una prospettiva veramente angosciante per i clienti di questa banca ed è facile immaginare come possano sentirsi questi poveri utenti. La loro rabbia esplode su Facebook e su altri siti nei quali raccontano come da giorni non riescano ad accedere ad i propri risparmi.
Ma vediamo che cosa sta succedendo e che cosa si rischia. La popolare banca è banca N26: si tratta di una banca on-line che stava riscuotendo sempre maggiore successo nel nostro paese. Il punto di forza di questa banca on-line erano i costi estremamente contenuti e l’operatività facile direttamente dal proprio smartphone. Gli utenti infatti, soprattutto giovani, erano allettati dai costi bassi e dal fatto di poter gestire tutto comodamente dal cellulare quasi come si trattasse di un videogioco.
Il problema però è che a marzo la banca d’Italia aveva contestato a questa banca di essere carente per quanto concerne le normative antiriciclaggio. Probabilmente, ma questa è solo un’ipotesi, adesso la banca per evitare situazioni di questo genere e per una sorta di eccesso di zelo sta chiudendo tutti i conti che in qualche modo non abbiano rispettato talune normative antiriciclaggio. In realtà però ad ascoltare le lamentele degli utenti su internet, si tratta di conti banalissimi e normalissimi e loro avevano adempiuto a tutto ciò che c’era da compilare e da qualsiasi formalità richiesta.
Dunque sicuramente una situazione di tensione per i clienti ed un brutto danno di immagine anche per la banca. Si spera davvero che un caso così increscioso possa essere sistemato al più presto e soprattutto che altre banche on-line o tradizionali non seguono una procedura di questo genere. Difficile capire cosa accadrà ora ma è probabile una presa di posizione di qualche associazione a tutela dei consumatori che possa in qualche modo gettare le basi per una soluzione più costruttiva.
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