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Cambiare residenza per salvare l’assegno della pensione, ultima spiaggia per anziani in difficoltà

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Edoardo Corasaniti

I soldi della pensione sembrano non bastare mai? C’è un modo per ripensare alla propria vita e al proprio denaro. Ci sono alcune condizioni che vanno rispettate. Ecco quali.

ANSA, Milano, MOURAD BALTI TOUATI

Sono sempre di più le amministrazioni comunali che concedono agevolazioni fiscali per coloro che staccano il biglietto della pensione. A metterlo nero su bianco e a favorire questa politica di fiscalità ridotta è il decreto Sostegni ter, che recentemente ha ottenuto l’ok dal governo. Obiettivo: agevolare il rientro dei cittadini italiani dagli altri paesi. La misura interessa anche i pensionati, che per molto tempo sono andati via per poter godere della pensione senza una pressione fiscale molto opprimente: in alcuni Paesi è molto più bassa e consente di vivere più agevolmente. Dunque, ritornando in Italia potrebbero riportare quei redditi e rimettere in circolo indotti e denaro nell’economia nel nostro mercato.

Pensioni, al sud è la vera novità

Ansa, Milano, Matteo Corner

Come anticipato, il governo guidato da Mario Draghi ha pensato di riconquistare gli italiani andati via dopo aver finito il periodo lavorativo. Ecco che così nasci il decreto, che però è mirato in particolare alle regioni del sud. Sono stabilite una serie di abbassamenti fiscali, tra cui soprattutto l’abbassamento dell’Irpef fino al 7 per cento per chi decide di spostare la residenza in uno dei comuni del meridione italiano. In particolare,  si tratta di Sicilia, Calabria, Sardegna, Campania, Basilicata, Abruzzo, Molise e Puglia. L’aliquota fiscale ridotta al 7% sarà utilizzata esclusivamente a coloro che decidono di andare a vivere in Comuni con popolazione non superiore ai 20 mila abitanti. Inoltre, c’è da evidenziare, che tutti i redditi proveniente dall’estero verrebbero comunque tassati al 7 per cento.

Cosa fare per trasferire la residenza in Italia e avere i vantaggi fiscali

ANSA, Binasco, DANIEL DAL ZENNARO

Per prima cosa bisogna spostare la residenza in uno dei comuni del sud d’Italia che registrino una popolazione inferiore a 20 mila abitanti, oppure siano stati vittime del terremoto nel 2016 o 2017.  In più, bisogna essere stati fuori (quindi con residenza estera) per almeno 5 anni in passato. Chiaramente, in quel paese, è necessario abitarci per un periodo di tempo. Chi ne trarrà vantaggio? Soprattutto chi ha un assegno medio-alto, ad esempio da 30mila euro in su.

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