In questo periodo si stanno segnalando numerose truffe ai benzinai italiani ed è importante fare attenzione.
Il capitolo carburanti ultimamente per gli italiani è veramente pesantissimo. Gli aumenti sono continui e purtroppo a maggio ci sarà la nuova stangata.
Infatti il taglio sulle accise voluto dal governo Draghi scade proprio i primi di maggio e di conseguenza ben presto diesel e benzina torneranno a 2,3 euro per litro.
Le nuove truffe
Ma oltre agli aumenti sui costi dei carburanti dovuti all’inflazione ma anche alla guerra in Ucraina ci sono anche le truffe a preoccupare gli automobilisti italiani. Le forze dell’ordine ne hanno scoperte un bel po’ ed alcune sono veramente pericolose.
Alcuni benzinai sono stati sorpresi ad allungare il carburante con acqua oppure con altre sostanze. Mischiare diesel oppure benzina insieme ad acqua è molto pericoloso per il motore. Infatti alcuni automobilisti dopo aver rifornito la propria auto l’hanno vista bloccarsi letteralmente. Prima di vedere le altre truffe è importante però sottolineare che la maggior parte dei benzinai sono onesti e che anzi stanno patendo la crisi e gli aumenti anche più degli altri.
Erogatori manomessi e carte di credito
Tornando alle truffe che stanno mettendo nei guai tanti Italiani è il caso di ricordare come la Finanza abbia scoperto alcuni erogatori di carburante manomessi in modo tale da erogare nella vettura meno carburante di quello effettivamente pagato. Ma tra le varie truffe, quella più insidiosa relativa ai carburanti sembra provenire da una nota compagnia di petroli, ma in realtà si tratta soltanto di un inganno. Questa truffa sta girando molto sui social network come Facebook o altri ma anche su WhatsApp ed altri sistemi di messaggistica. Il comunicato truffaldino informa gli automobilisti che una nota compagnia di petroli sta mettendo a disposizione un bonus piuttosto importante per fidelizzare la clientela.
La truffa del buono
Per ottenere questo bonus basterebbe rispondere ad un semplice questionario. Dunque chiaramente parliamo di qualcosa di molto allettante perché in questo periodo di crisi chi rinuncerebbe un bel bonus sulla benzina soltanto per non rispondere a delle banali domande. Alla fine del questionario viene chiesto un contributo spese per poter inviare il famoso buono a casa. Ma guai a cascare in questa frode: infatti è proprio facendo questo pagamento che si forniranno ai truffatori i dati della propria carta di credito. Dunque se ci capita di vedere questo annuncio su Facebook se ci arriva via WhatsApp non dobbiamo cliccarci sopra e non dobbiamo crederci.