In questo periodo la vita per le famiglie italiane è veramente durissima.
I rincari feroci su tutte le voci di spesa dei normali consumi familiari rendono davvero difficile far quadrare il bilancio familiare.
L’inflazione e poi la guerra in Ucraina hanno spinto milioni di Italiani al di sotto della soglia di povertà e si è registrata un’autentica impennata delle richieste del reddito di base universale sul sito dell’Unione Europea. Non sorprende questo boom di richieste visto che ormai tanti Italiani non hanno davvero l’indispensabile per vivere.
In una situazione così pesante arrivano anche le truffe a rendere più difficile la vita dei consumatori. Infatti frodi di tanti generi si stanno registrando ai benzinai italiani ed alcune sono veramente pericolose.
Innanzitutto partiamo da quei benzinai che mischiano acqua ai carburanti. Questa è una pratica veramente pericolosa perché l’auto può essere seriamente danneggiata da questo. Abbiamo anche dei benzinai che stanno manomettendo gli erogatori. La Guardia di Finanza sorpreso in varie parti d’Italia benzinai che manomettevano gli erogatori in modo da erogare nell’auto una quantità di carburante più bassa di quella effettivamente pagato dal cliente. Sono tutte pratiche evidentemente sbagliate alle quali stare molto attenti. Ma ultimamente ci sono ben due truffe che stanno coinvolgendo il mondo dei carburanti ma anche quello dei supermercati.
Infatti un’importante catena di supermercati, Esselunga ha da poco festeggiato i 65 anni di attività. Si tratta di un traguardo sicuramente importante e così i truffatori hanno pensato di sfruttare questa ricorrenza per mettere assegno una truffa sta insidiosa. Infatti sui social network e sui sistemi di messaggistica come WhatsApp sta girando un comunicato che sostiene che Esselunga fornirà buoni spesa da 500 o 1000 euro a tutti i suoi clienti affezionati che risponderanno di un semplice sondaggio. Al termine del sondaggio c’è il pagamento di un piccolo contributo spese per le spese di spedizione.
Teoricamente questo pagamento servirebbe a spedire a casa il buono ma in realtà serve soltanto a capire gli estremi della carta di credito delle vittime. Non bisogna assolutamente prestare fede a questo tipo di comunicati. La cosa più grave è che qualcosa del genere sta avvenendo anche sul mondo dei carburanti. Anche in questo caso il comunicato parla di buoni molto ricchi collegati ad una nota azienda di carburanti. In entrambi i casi Esselunga e l’azienda di petroli non sono assolutamente connessi con queste truffe anzi sono parti lese ed è importante non caderci.
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