Ormai da tempo si parla dei razionamenti su tanti beni di prima necessità e gli italiani sono decisamente intimoriti da questa possibilità eppure un piccolo razionamento è già arrivato.
Le materie prime energetiche sono sempre più scarse e i prezzi aumentano a dismisura e c’è sempre il rischio che la Russia chiuda i rubinetti del gas e quindi non sorprende che il governo cominci ad intervenire con strette sempre più forti proprio sui consumi.
Il governo infatti vuole ridurre al massimo i consumi di energia e gas e già Draghi a più riprese aveva parlato proprio di questo.
Limiti sul termostato
Gli Italiani devono prepararsi ad essere molto più parsimoniosi per quanto riguarda le materie prime energetiche perché sono scarse. D’altra parte addirittura in Spagna sono cominciati i razionamenti sul cibo quindi non sorprende che anche da noi in Italia ci siano misure di questo genere.
La nuova misura parte già dal primo maggio. Vediamo che cosa cambia per i termostati. La nuova normativa prevede che i condizionatori non dovranno essere mai sotto i 25 gradi. Questo ovviamente vale per tutta l’estate e i 25 gradi saranno la soglia minima per i condizionatori. Ma limiti simili ci saranno anche per il riscaldamento. Il riscaldamento Infatti non dovrà salire sopra ai 20 gradi.
Un forte risparmio di gas
Queste nuove misure puntano a far risparmiare 4 miliardi di metri cubi di gas entro quest’anno. In sostanza il gas scarseggia e c’è la possibilità concreta di una chiusura dei rubinetti da parte della Russia e quindi con queste nuove misure il governo punta ad un contenimento forte. Ma vediamo chi è coinvolto in questa normativa. Sicuramente sono coinvolti gli uffici pubblici ma anche le scuole e i comuni. Attualmente non sono ancora coinvolti gli ospedali e le case di cura. Ad ogni modo secondo alcuni questo può essere solo l’inizio.
I limiti di questa misura
Infatti se la guerra in Ucraina dovesse continuare probabilmente questa normativa potrebbe essere estesa anche agli ospedali e forse addirittura anche alle abitazioni private, ma su questo al momento non ci sono conferme. I controlli ci saranno e le multe oscilleranno dai €500 ai €3000. A quanto pare la normativa però sarà un po’ differenziata dal punto di vista del tempo per quanto riguarda le varie regioni d’Italia che chiaramente hanno temperature molto diverse. Ma non si escludono interventi del genere anche sull’illuminazione. Infatti anche illuminazione pubblica a quanto pare è nel mirino del governo per poter risparmiare preziosa energia elettrica.