Il capitolo benzina è sempre più difficile per le famiglie italiane. Ora i prezzi sono attorno ai 2 euro, ma presto saliranno.
Saliranno perchè il taglio delle accise voluto dal Governo Draghi sta per finire e di conseguenza ai primi di maggio torneranno sui 2,3 euro per litro.
Ma adesso il nuovo allarme sono le truffe. Si, perchè se la maggior parte dei benzinai sono onesti, stanno emergendo truffe pericolose che rovinano auto e conto in banca.
Le nuove truffe al benzinaio
Non sono poche le frodi che la guardia di finanza e le forze dell’ordine in generale stanno scoprendo ai vari benzinai italiani e fare attenzione è d’obbligo. Innanzitutto è importante capire che per un benzinaio truffaldino è relativamente facile ingannare il cliente.
Infatti tanti benzinai sono stati sorpresi ad allungare la benzina o il gasolio con acqua o altre sostanze. Questa è una vera e propria frode nei confronti del cliente e rischia anche di rovinargli il motore. Ma se alcuni sono stati scoperti ad annacquare i carburanti, la truffa più clamorosa è quella che svuota il conto in banca ma prima di vederla, occupiamoci di chi manomette l’erogatore.
Erogatori manomessi
Le forze dell’ordine hanno scoperto davvero tante pompe di benzina manomesse. Al benzinaio non è difficile fare questo se ha un tecnico amico. Il cliente è convinto di aver ricevuto una certa quantità di carburante, ma in realtà ne ha ricevuta di meno. Durante i controlli delle forze dell’ordine vari erogatori sono risultati manomessi in modo anche piuttosto raffinato e le multe per i benzinai sono state pesanti. Ma la truffa più insidiosa è quella che fa sperare di risparmiare e anche tanto ma poi stanga i conti correnti. Di questi tempi tutti vogliono risparmiare e la possibilità di avere un ricco buono da spendere in carburanti è davvero allettante. Ma è proprio su questo che si basa questa tremenda truffa.
La truffa del bonus
E’ una truffa che sta girando molto sui più popolari social network e sistemi di messaggistica ed è davvero insidiosa. Si tratta di un comunicato che sembra provenire da una nota compagnia petrolifera e che promette un buono in caso di compilazione di un semplice questionario. Il buono è molto allettante e così molti ci cascano. Al termine del questionario viene chiesto un piccolo pagamento per inviare il buono a casa. Ed è così che i criminali riescono ad ottenere i dati della carta di credito. Ovviamente la compagnia petrolifera è del tutto estranea alla frode.