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Contanti, i problemi veri arrivano a giugno

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Edoardo Corasaniti

Se ne parla ormai da molto tempo. Ora l’idea di limitare il contante sembra essersi materializzata: dove, come e perché. E soprattutto chi deve temere.

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La voce circola e a molti solo l’idea spaventa incredibilmente: lo stop all’uso del contante sembra essere una paura che terrorizza banche e cittadini. In Olanda si è già verificato che una banca abbia frenato per un periodo i prelievi all’Atm. Una notizia di portata storica. Di fondo c’è un dato comune per moltissimi istituti bancari: la guerra tra Russia ha provocato una diminuzione delle entrate e degli incassi. Questo automaticamente provoca la perdita di contante, che si aggiunge alla crisi economica prodotta dal Covid che ha piegato centinaia di famiglie italiane costrette a tirare la cinghia. Inoltre, si aggiungono anche le imposizioni che arrivano dalla Banca Centrale europea (Bce): tassi di interesse quasi a zero, che vuol dire meno entrate a lungo termini per gli istituti di credito.

Stop ai prelievi, cosa c’è di vero

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Partiamo da un dato che dovremo prima o poi affrontare, soprattutto in Italia: l’uso del contante con il passare degli anni verrà sempre bene. Per diverse ragioni: la prima è l’impossibilità così di evasione fiscale da parte degli esercenti, costretti a tracciare la transazione. Inoltre, l’uso di bancomat e carta credito regolarizza il mercato. Basta vedere cosa accade nel resto d’Europea. Ad esempio la Deutsche Bank, una delle banche più importanti della Germania e dell’Europa, ha avviato una procedura di eliminazione degli sportelli dove poter ritirare. E’ un’operazione di online banking che comporta il rischio di chiusura di 266 di filiali.

Contante finito, ecco da quando

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Dunque, la banca olandese Ing e la banca tedesca saranno le prime ad adottare questa soluzione. A partire dal primo giorno di luglio non sarà più possibile ritirare denaro nelle filiali, anche in Italia. L’online banking era stato già aumentato per ciò che riguarda la consulenza finanziaria, in modo tale da avvicinare le esigenze degli utenti a quelle di distanziamento sociale per via della pandemia. Ora invece un ulteriore passo: dire addio al contante e favorire al 100 per cento i sistemi informatici di pagamento.

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