Il bonus casa per anni è stato un forte strumento di dinamismo del settore edile ma è chiaro che ormai tutto è cambiato.
Il Governo Draghi fin da subito ha dimostrato diffidenza nei confronti del bonus casa per due ragioni.
La prima è che a beneficiare del bonus a conti fatti sono soprattutto i ricchi e di conseguenza è uno strumento che sembra ampliare più che ridurre il gravissimo divario sociale italiano.
Il Governo duro sul Bonus
La seconda ragione è l’enorme quantità di frodi mese assegno grazie ai bonus casa. Il governo si è reso conto che è proprio la cessione del credito ma anche la grande libertà nello stabilire i costi ad aver permesso tutte queste frodi e così ha cominciato a modificare la normativa e renderla sempre più dura.
Dopo il clamoroso stop alle cessioni dei crediti multiple queste sono tornate ma con una normativa veramente pesante. Talmente pesante che ormai Poste Italiane Unicredit ed Intesa Sanpaolo stanno creando estrema difficoltà all’accettazione dei crediti. Ma la durezza maggiore della nuova normativa è arrivata proprio a carico del tecnico asseveratore. È stato con il con il decreto sostegni ter che le false asseverazioni rischiavano veramente tanto.
Pene severe per il tecnico asseveratore
Per il tecnico arrivava la reclusione da due a cinque anni e la multa fino a €100000. Ma in quali casi il tecnico asseveratore arriva a rischiare così tanto? Il tecnico rischia queste sanzioni se fornisce informazioni false ma anche in caso di omissioni di informazioni rilevanti per quanto riguarda le caratteristiche tecniche del progetto ma anche e soprattutto quando fa una falsa attestazione di congruità delle spese. Se esaminiamo il testo della legge notiamo che c’è addirittura un aumento di pena in caso di dolo.
I cantieri sono in una situazione problematica
Non stupisce che i cantieri siano sempre più restii ad utilizzare la via del bonus casa così come non stupisce la ritrosia dei committenti ed ormai anche delle banche. Gli esperti del mondo dell’edilizia sottolineano come il bonus si è entrato in una fase sempre più problematica e si spera che il governo semplifichi questa procedura. Se a tutto questo uniamo i rincari dei costi dell’edilizia ci rendiamo conto dei gravi problemi che questo comparto sta incontrando. Al Governo il compito di mediare e trovare soluzioni, ma la via non è semplice.