I vaccini anti Covid sono uno strumento prezioso per il contenimento della terribile pandemia ed un ritiro non può che imporre la massima attenzione.
I vaccini sono un presidio fondamentale nella lotta al Covid-19, ma ora sono stati ordinati ritiri di notevole importanza ed è importante capire chi è coinvolto è cosa si rischia.
Come sappiamo i vaccini approvati in Italia sono molteplici e tutti hanno dimostrato una grande capacità di contenere l’emergenza. Ma vediamo quale di questi vaccini sta ora riscontrando dei problemi.
Il vaccino del quale sono stati ordinati i ritiri è il Moderna, uno dei più noti e più efficaci. In particolare sono stati ordinati ritiri di ben 764.000 dosi di vaccino dunque un’operazione importante. Ma come mai si è presa una decisione così drastica?
A quanto comunica Ansa è stato trovato un insetto di piccole dimensioni nel vaccino è questo ha spinto l’agenzia del farmaco spagnola a ritirare una ingente quantità di vaccino anti-covid per precauzione. Si tratta dunque di un vaccino prodotto in Spagna ma destinato ad altri paesi europei. Dunque sia Moderna che l’agenzia del farmaco spagnola hanno deciso di bloccare la diffusione di questi lotti di vaccino per sicurezza.
Il vaccino in questione sebbene prodotto in spagna era destinato a vari altri paesi europei e dunque giustamente l’attenzione per questa contaminazione è diventata internazionale. Ad ogni modo bisogna dire che la velocità di intervento dell’autorità del farmaco spagnola e di Moderna (davvero efficienti ed encomiabili) dovrebbero aver contenuto al massimo i rischi. Infatti l’insetto è stato trovato in una sola fiala non inoculata e tutte le altre in qualche modo connesse a questa sono state bloccate dunque il rischio dovrebbe essere decisamente rientrato. Ma dal mondo della farmacologia un nuovo più vasto allarme viene sollevato e può riguardare tutti.
Da tempo si parla del pericolo dei razionamenti riferito al gas, alla luce o al cibo. Effettivamente proprio in Spagna il razionamento del cibo è già iniziato. Gli esperti del mondo del farmaco sostengono che eventuali razionamenti potrebbero avere effetto anche sulle catene di produzione dei farmaci e questo sarebbe decisamente grave. Un motivo in più per sperare che i razionamenti non ci siano e che si evitino interruzioni nella delicata catena di produzione dei farmaci.
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