Il premier fa sapere che non ci dovrebbero essere sorprese nella formulazione della riforma del catasto. La politica sta a guardare e promette battaglia.
Mario Draghi e il centrodestra a trazione governativa si sono incontrati per discutere di alcuni temi ritenuti decisivi per il prosieguo dell’esecutivo. In particolare, Lega, Forza Italia, Noi con l’Italia, l’Udc e Coraggio Italia si son voluti sincerare che nessuna nuova tassa è prevista in agenda. Una su tutte preoccupa il centrodestra: le tasse sulla casa, vero spauracchio degli italiani. Da quanto emerge dall’incontro che è stato definito “positivo”, lo stesso Draghi ha messo da parte la carta dello stralcio della legge delega in cui all’articolo 6 della riforma del catasto, che prevede l’assimilazione del valore immobiliare con il valore invece del mercato. Circostanza che il centrodestra vuole evitare.
Riforma del catasto, se ne parla dopo Pasqua
Dopo Pasqua. Solo dopo le festività si ritornerà a parlare di riforma del catasto. Da quanto è uscito dall’incontro, il centrodestra non vuole entrare a piedi uniti nel testo. E’ intenzionata ad ottenere una modifica a quanto finora immaginato, in modo tale da assicurare nuove pressioni fiscali sulla casa. Almeno questo è uscito dall’incontro, dove il centrodestra guidato da Matteo Salvini (Lega) e Antonio Tajani (Forza Italia) hanno garantito che Draghi si è mostrato disponibile e aperto per trovare soluzioni. A quanto pare, sul tema della riforma del catasto la rotta intrapresa è di evitare di porre la questione di fiducia. Perché per Salvini quello che conta in questa cosa è stare accanto agli italiani per ciò che riguarda i conti correnti, i soldi e la casa, già messo a repentaglio dall’aumento delle bollette tra gas e luce.
Partiti divisi sulla riforma
A margine dell’incontro con Draghi, il centrodestra ha voluto far sapere che si tratta di un’altra dimostrazione di unità della coalizione che, a loro dire, si occupano dei problemi degli italiani mentre il centrosinistra cerco lo scontro ogni giorno. Non ci ha messo molto a replicare Enrico Letta, segretario del Pd, secondo cui il centrodestra vicino a Draghi fa propaganda andando a bussare alla sua porta su temi già chiari e su cui non ci sono dissidi.