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Familiare morto, in che guai incorri se prendi i soldi della sua pensione

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Edoardo Corasaniti

Cosa c’è da sapere quando muore un parente pensionati: obblighi e adempimenti da svolgere prima che sia troppo tardi.

Ansa, Torino, Tino Romano

La morte di un parente porta con sé sempre una grande scia di documenti e burocrazia che vanno adempiuti e risolti. Una tra le problematiche più complesse attiene al decesso di un parente pensionato. In molti si chiedono come bisogna comportarsi. La prima domanda è se bisogna farlo sapere all’Inps. La domanda spesso attiene alla procedura da seguire e a chi tocca farlo. In molte occasioni si è sentito di uomini o donne che muoiono e non vengono comunicati i dati all’Inps ad esempio, e quindi i familiari continuano ad incassare l’assegno pensionistico. Certo, poi ci sono i casi in cui a sbagliare è lo stesso ente erogatore.

Primo passaggio: chi deve comunicare la morte del pensionato

ANSA, Genova, LUCA ZENNARO

Appare scontato che i primi soggetti che hanno la possibilità di comunicare all’Inps della morte del pensionato sono i familiari stessi. Specie nei comuni più piccoli, però, gli uffici comunali lo fanno direttamente quando vengono a sapere del decesso del pensionato. Possono giocare di sponda anche le agenzie funebri, le quali spesso si fanno carico anche di questo aspetto formale oltre a quelli più classici. E’ un momento doloroso e qualcosa può capitare di dimenticarsene.  Giocano il proprio ruolo anche i medici chiamati a verificare la morte del paziente. La legge del 2014 chiarisce che i medici sono chiamati ad informare l’Istituto nazionale di previdenza sociale entro due giorni dalla morte.

I superstiti, cosa devono fare

(Pixabay)

Appena la notizia mortis arriva all’Inps, i funzionari si apprestano ad eliminare il soggetto dalle liste dei beneficiari. Anche se la loro posizione non viene completamente cancellata, visto che molto spesso ci sono i superstiti che hanno diritto alla reversibilità che, come noto, viene attribuita nella somma del 60 per cento rispetto al totale. Ed ecco che allora bisogna stare attenti. E’ vero che in caso di coniuge superstite c’è diritto alla reversibilità, ma il fatto che sia erogata in percentuale obbliga i parenti a comunicare in tempo utile la morte dello stesso pensionato in modo tale da non far accreditare una somma maggiore ai parenti. Se dovesse capitare, naturalmente, i soldi vanno restituiti prima di poter incorrere in una sanzione penale e amministrativa.

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