Gli italiani sono presi in una tremenda morsa relativa ai rincari del costo della vita.
Rincari veramente fortissimi che fanno dire alle associazioni che studiano le nuove povertà che ben presto addirittura 11 milioni di Italiani potrebbero finire in povertà assoluta.
La questione degli aumenti delle materie prime è un problema globale, ma l’Italia si trova nel centro di questo uragano tragicamente sprovvista di misure sociali.
I nuovi rincari
Infatti se è vero che l’inflazione è un fenomeno globale, è vero anche che paesi diversi vi reagiscono in modi diversi a seconda dello stato sociale che hanno. L’Italia purtroppo dal punto di vista dello stato sociale è in condizioni disperate.
L’Italia è uno dei pochissimi paesi europei nel quale non esiste il salario minimo e di fatti la maggior parte dei giovani guadagna paghe da fame. Inoltre è un paese nel quale non esistono aiuti per i poveri. Il reddito di cittadinanza da questo punto di vista rappresenta un ausilio ma è anche vero che secondo una Caritas più di metà dei veri poveri non riesce ad accedere a questo strumento. In questo quadro così problematico arrivano le nuove stangate. Partiamo da diesel e benzina.
Cosa succede ai carburanti
Attualmente diesel e benzina si attestano ad un prezzo che gravità attorno ai €2 per litro. Sicuramente un prezzo elevato ma purtroppo a maggio questo prezzo salirà ancora. Infatti il taglio delle accise disposto dal governo è pari a €0,25 per ogni litro dura fino ai primi di maggio dopodiché il prezzo tornerà ai 2,2 – 2,3 euro per litro. Tuttavia secondo molti analisti a causa della guerra in Ucraina il prezzo potrebbe salire anche notevolmente di più e questo per troppe famiglie sarebbe davvero insostenibile. Venendo alla questione della luce e del gas le bollette negli ultimi 12 mesi sono praticamente raddoppiate. Il Governo è intervenuto con i famosi bonus bollette ma nonostante l’intervento del governo 4 milioni di famiglie non sono riuscite a pagare le utenze e questo da una misura del grado di gravità della situazione.
Rincari fatali per i poveri
È anche per questo che tantissimi italiani nelle ultime settimane si sono precipitati a chiedere il reddito di base universale all’Unione Europea. Il reddito di base può garantire un minimo per le spese di tutti i giorni e questo oggi per molti è un autentico miraggio. Ma la vera incognita secondo gli esperti è la durata della guerra in Ucraina. Lo stesso Presidente Draghi ha parlato di sacrifici imposti dalla Guerra. Se la terribile guerra in Ucraina dovesse continuare ancora per molto i prezzi delle materie prime energetiche non solo potrebbero continuare a salire e la situazione per le famiglie per le imprese potrebbe essere davvero drammatica. Alcuni economisti parlano di mezzo milione o addirittura un milione di posti di lavoro persi se le aziende dovessero continuare a pagare bollette così spropositate.