La guerra in Ucraina e le pesanti sanzioni imposte alla Russia hanno destabilizzato profondamente l’economia mondiale.
Ad essere considerate a rischio sono proprio le banche che più di altri comparti potrebbero risentire della destabilizzazione economica. In Germania c’è stato un repentino liberarsi di grossi pacchetti bancari e questo può essere un problema.
In Italia come sappiamo Unicredit ed Intesa Sanpaolo sono fortemente esposte in Russia e questo genera ansia tra i correntisti. Ma quello che è accaduto in Germania cosa ci dice sulle banche italiane?
Tonfo delle banche tedesche
Ma in questi giorni un vero e proprio crollo ha coinvolto due grandissime banche tedesche. Le banche coinvolte sono grandi e note e si tratta di Deutsche Bank e Commerzbank. Ad aver venduto di colpo potrebbe essere stata Capital Group. Infatti Capital possiede il 5,20% di Deutsche Bank.
Ma anche Blackrock potrebbe essere stata a determinare il tonfo visto che possiede il 5,23%. Curiosamente le medesime società possiedono più o meno le stesse percentuali anche dell’altra banca. Insomma il mistero resta. Anche perchè ci sono anche una serie di gruppi minori che hanno pacchetti più ridotti, ma potrebbero aver determinato lo stesso tonfo.
Cosa succede alle banche italiane
Dunque come possiamo vedere si è trattato di un’operazione molto vasta e molto repentina che giustamente ha suscitato allarme e preoccupazione in Germania e anche in tutta Europa. Un movimento di questo genere difficilmente è casuale e può sottolineare un forte crollo di interesse nei confronti delle banche europee in generale. Non è un mistero che molti report dipingano l’Europa dal punto di vista economico come particolarmente fragile in questo frangente geopolitico e così le banche continuano ad essere considerate a rischio. Un protrarsi troppo a lungo della guerra potrebbe mettere i bilanci delle banche europee ed anche italiane in pericolo.
La situazione dei correntisti in Italia
Ma se è vero che timori ci sono e sono giustificati è anche vero che tutti gli ultimi report confermano che le banche italiane sono solide e che comunque in caso di necessità lo stato interverrebbe ad aiutare le banche in crisi. Tra l’altro tutti i conti correnti entro i €100000 sono comunque sia garantiti dallo Stato. Dunque se non c’è un allarme immediato relativamente gli istituti italiani quello che è accaduto in Germania viene monitorato con grande attenzione dalle autorità e dagli osservatori economici perché potrebbe testimoniare una nuova fragilità del sistema bancario.