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Benzina: altri aumenti e la nuova mossa del Governo è un salasso

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Salvatore Dimaggio

La situazione italiana sul fronte dei carburanti si fa sempre più complessa.

Mentre gli esperti lanciano l’allarme razionamento del diesel arrivano pessime notizie per gli automobilisti. Innanzitutto il problema che molti esperti si pongono è proprio quello dei razionamenti.

Infatti il diesel è sempre più scarso e le sue scorte si stanno esaurendo. Dunque secondo molti analisti presto potrebbe scattare un vero e proprio razionamento del diesel.

Cova vuole fare il Governo

Ma questo non è sicuro perché in gran parte dipende da quello che riuscirà a fare il Governo per approvvigionarsi di nuovo carburante. Tuttavia la scarsità dei carburanti unita alla poca disponibilità dei paesi produttori di petrolio ad aumentare la produzione rischiano seriamente di far aumentare il costo di diesel e benzina.

Al momento impossibile fare previsioni, ma c’è anche chi parla di aumenti che possono arrivare fino ai €3. D’altra parte oltre al problema degli aumenti c’è anche quello della speculazione internazionale che gonfia ulteriormente i prezzi dei carburanti. Ma vediamo che cosa intende fare il Governo. Il Governo come sappiamo è intervenuto in due modi sui rincari della benzina. Il primo è stato un Bonus benzina che però avrebbe dovuto essere erogato dalle aziende e ben poche lo hanno fatto.

Un salasso per gli automobilisti

Dunque il bonus benzina sostanzialmente ha avuto un impatto minimo nel cambiare lo stato delle cose. Oltre a questo c’è stato il taglio delle accise di €0,25 per ogni litro. Il Governo era stato criticato per le accise perché proprio a causa di questa tasse la benzina in Italia è tra le più care d’Europa. Ovviamente la colpa non è del Governo Draghi perché le accise esistevano da ben prima, ma il governo ha ritenuto di intervenire tagliando il prezzo di €0,25. Questa è stata una boccata d’aria per gli automobilisti e soprattutto per gli autotrasportatori. Infatti molti Tir minacciavano di bloccarsi con questi prezzi dei carburanti. Il problema però è la durata di questo taglio.

Cosa succede a maggio

Infatti il taglio delle accise dura soltanto fino alla fine di aprile. Il Governo è stato fortemente prestato su questo aspetto e così ha concesso una proroga. Ma si tratta di una proroga veramente minima di appena pochi giorni. Con questa proroga di pochi giorni il taglio delle accise arriverà fino ai primi di maggio, ma poi torneranno i pesanti prezzi del libero mercato. Questo unito alla guerra in Ucraina rischia di far schizzare fortemente in alto il costo dei carburanti ed il pericolo maggiore è proprio per quelle famiglie povere che già oggi non riescono a sostenere il costo di una vita sempre più cara.

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