La partita sul mondo dei carburanti è delicatissima perché i rincari continui stanno mettendo letteralmente in ginocchio le famiglie.
Ma non sono soltanto le famiglie italiane a soffrire a causa dei rincari. Tante aziende minacciano seriamente di chiudere se saranno costrette ancora a pagare luce gas e carburante a queste cifre abnormi.
D’altra parte tante associazioni che si occupano di monitorare la povertà come Caritas o Cgia di Mestre stanno seriamente mettendo in guardia: se i prezzi resteranno quelli attuali, ci sarà una vera e propria bomba della povertà. Gli italiani si rivolgono al reddito di base universale dell’Unione Europea e lo chiedono sempre più numerosi sull’apposito sito on-line.
Ma vediamo che cosa ha deciso il Governo. Il Governo si trova di fronte ad un potenziale blocco delle merci perché gli autotrasportatori sono stati estremamente chiari: con i prezzi così elevati non riusciamo più a muovere le merci nel paese.
Anche le associazioni a tutela dei consumatori si sono mosse nella stessa direzione sottolineando che la benzina in Italia è la più cara d’Europa, o meglio e tra le più care. Il Governo è intervenuto in un duplice modo ma vedremo perché adesso in realtà questo intervento sembra piuttosto deludente. E soprattutto vedremo la novità dell’ultima ora. Il Governo è intervenuto con un bonus carburanti del valore di €200 ma si è capito presto che in realtà ad erogare il bonus sarebbero dovute essere le aziende e in realtà la maggior parte delle aziende non ci pensa proprio droga ad erogare questo bonus ai propri dipendenti.
Quindi in sostanza questo bonus di €200 è rimasto sostanzialmente un fantasma almeno per la maggior parte dei dipendenti. In secondo luogo il Governo è intervenuto sulle accise. Infatti le accise sono delle mini tasse che prendono costosissima il diesel e la benzina in Italia rispetto agli altri paesi. Il governo come sappiamo intervenuto con un taglio delle accise pari a €0,25 per ogni litro di diesel o di benzina. Questo era stato comunque un segnale positivo per gli automobilisti ma ci sono due problemi. Innanzitutto i rincari nel frattempo sono continuati e quindi diesel e benzina ormai sono comunque sia tornati al di sopra dei €2 per litro.
In secondo luogo questo bonus comunque sia scade a fine mese e dunque dopo ritornerà la stangata che ben conosciamo. Il governo si era detto disponibile ad una proroga ma poi la proroga e si è rivelata essere giusto di un pugno di giorni. Dunque i tagli sulle accise dureranno soltanto fino ai primi di maggio e poi torneremo ai prezzi soliti. Per i cittadini e per le imprese questa è certamente una notizia pessima e sicuramente dal mondo dell’autotrasporto ci saranno proteste.
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