La pacchia del bonus del 110 per cento sembra essere finita. In arrivo controlli e sanzioni. E per chi sgarra le conseguenze sono pesanti.
Non sono pochi i bonus casa che in questo momento possono essere utilizzati dagli italiani per effettuare lavori in casa. Numericamente, sono 11 i bonus messi a disposizione. L’aiuto si manifesta in una detrazione a livello fiscale distribuite in forme costanti e divise in più anni. Le agevolazioni possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi. Di questi 11 mesi, però, per nove di essi è concesso sceglierne di goderne attraverso lo sconto in fattura o cessione del credito. A tutto questo bisogna sapere che lo Stato italiano ha inserite delle leggi più stringenti in modo tale da evitare le frodi.
Come detto, tanti sono i tentativi di truffa da quanto è nato il superbonus. Ecco così che il Governo ha messo a punto una serie di strategie. La prima è quella di dover comunicare all’Agenzia delle entrate entro una data stabilita: il 29 aprile. Ma non solo, perché ci sono una filiera di documento che devono essere inviati entro cinque giorni. Altrimenti si rischia la sospensione del bonus e inoltre la cessione del credito sarebbe persona. Ma non solo, perché quello che adesso allarma sono i controlli da parte della stessa Agenzia delle entrate, molto più concentrata adesso alle evasioni e ai trucchetti. E infatti adesso la cessione del credito si potrà effettuare solo al 30 per cento o dopo il pagamento dello stesso 30 per cento. Se si vuole cedere un quota superiore, come il 60 per cento, allora bisogna aver pagato il 60 per cento. Inoltre, è necessario inviare anche un visto di conformità a cui è stato dato l’ok da parte di un professionista del settore che sostenga che i costi ottenuti siano in regola e siano presenti le condizioni per avere le due classi energetiche superiori che consentano di avere il bonus.
Senza dubbio uno dei più noti e discussi bonus messa a disposizione dallo Stato, anche politicamente, è il superbonus 110 per cento, inserito per le spese effettuate dal primo luglio 2022 e aggiunte in proroga fino al 2025. Il bonus 110 per cento è concesso solo per alcuni tipi di lavoro: sono quelli che sono chiamati “trainanti” e “trainati”. Meglio abbozzare qualche esempio per avere a mente meglio la situazione di cui si parla. Ad esempio, si intende “trainato” quel lavoro per cui la sostituzione degli infissi è inquadrabile come lavoro da bonus 110 per cento. A questo si può aggiungere anche un cappotto termico, ugualmente ammissibile per il bonus della casa.
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