In questo periodo di fortissima crisi e di precarietà estrema per le famiglie arrivano nuovi tagli al Reddito di Cittadinanza.
Molti osservatori sulle povertà come Caritas e Cgia di Mestre parlano di un aumento esponenziale dei poveri e denunciano come tanti non riescano neppure ad accedere al reddito di cittadinanza a causa dell’ISEE.
Eppure al posto di essere potenziato e reso più inclusivo, il reddito di cittadinanza da qualche mese sta subendo tanti tagli. Forse anche per questo che gli italiani stanno firmando il referendum on-line su reddito di base universale europeo, probabilmente temendo che il reddito di cittadinanza sia una misura praticamente a termine.
Teoricamente non è così perché il reddito di cittadinanza è legge dello Stato per ancora tanti anni però chiaramente se l’INPS lo rende concretamente troppo basso o rende difficilissimo accedervi è chiaro che diventa una misura teorica e questo può spiegare l’interesse sempre crescente per il reddito di base europeo che non è legato all’ISEE e neppure alla ricerca di un lavoro. Proprio durante il mese di aprile i beneficiari del reddito di cittadinanza possono ricevere una cifra tagliata rispetto a marzo. Infatti adesso nei nuovi conteggi, l’INPS va a computare anche le maggiorazioni sociali e la quattordicesima.
Di conseguenza chi beneficia di reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza può ricevere ad aprile un assegno probabilmente più basso a causa di queste nuove prestazioni assistenziali.
Il problema è che oltre ai tagli dovuti alle maggiorazioni sociali tanti rischiano di vedersi tagliato l’assegno anche a causa della fine della quota B. Infatti la quota B è quella relativa all’affitto di casa, ma se il beneficiario percepisce sussidi anche a livello comunale, ecco che la quota B salta. Tuttavia non tutte le erogazioni sociali tagliano il reddito di cittadinanza.
Per esempio l’indennità di accompagnamento non viene computata dall’INPS e dunque non dovrebbe tagliare il reddito di cittadinanza e neppure la pensione di cittadinanza. Le polemiche attorno a questo strumento non finiscono mai perchè tanti lo percepiscono senza avere titolo, ma con l’esplosione del numero di persone in povertà che l’Italia purtroppo rischia a breve, strumenti del genere sono necessari per prevenire una pericolosa disgregazione sociale. Ma come detto si parla sempre più spesso del Reddito di Base Universale, ma al momento è in una fase referendaria e dunque chi lo ritiene utile deve votare il referendum online.
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