Che l’inflazione e la guerra fossero un’autentica iattura per l’economia italiana era ormai chiarissimo.
Le famiglie non ce la fanno più ad andare avanti e molti economisti parlano addirittura di 11 milioni di Italiani che sono già in povertà o sono in procinto di arrivarci presto.
Il nostro Paese è estremamente fragile dal punto di vista economico perché la mancanza di un salario minimo e l’assenza cronica di misure di contrasto alla povertà rendono una brutta congiuntura economica, una vera e propria tragedia perché strozzano i consumi.
La Banca d’Italia mette in guardia
Ma adesso da Bankitalia arriva una previsione veramente terribile che però già molti economisti avevano anticipato. Già Goldman Sachs mesi fa aveva detto che l’Italia probabilmente sarebbe andata in recessione e che avrebbe addirittura trascinato insieme alla Germania tutto il resto d’Europa in recessione.
Mentre il Governo italiano cerca di mantenere un certo ottimismo la banca d’Italia traccia uno scenario tremendo che però appare molto probabile. Secondo le previsioni della banca centrale italiana al nostro paese spettano addirittura due anni di recessione ed un’inflazione altissima al 8%. Questo per la gran parte degli italiani che ormai vivono in condizioni economiche estremamente precarie significherebbe non riuscire letteralmente ad andare avanti.
Se la guerra non finisce subito arriva lo scenario peggiore
Ormai gli italiani sono consci della gravità della situazione e non sorprende il numero impressionante di richieste del reddito di base universale all’Unione Europea. Infatti ultimamente davvero tanti italiani stanno chiedendo on-line il reddito di base universale all’Unione Europea perché si rendono conto che potrebbe venire a mancare persino il minimo per andare avanti. La banca centrale italiana è estremamente preoccupata riguardo la questione dei flussi del gas. In sostanza se il gas venisse bloccato per decisione di Putin o anche per una decisione dell’Unione Europea, la conseguenza sarebbero 2 anni di recessione ma anche un’inflazione che vola all’8%.
Per gli italiani il conto sarà pesantissimo
Insomma dopo la batosta economica del 2020 se ne aggiungerebbe un’altra davvero insostenibile. Bankitalia auspica una veloce soluzione del conflitto ed un abbassamento della pressione sulle materie prime. Sarebbe questa l’unica opzione per evitare lo scenario dei due anni di recessione. Invece se la guerra dovesse protrarsi ecco che la pressione sui costi delle materie prime continuerebbe ad essere fortissima e nello scenario peggiore si potrebbe arrivare ai 2 anni di recessione. Insomma bankitalia non si allinea all’ottimismo del governo e gli esperti sottolineano con forza come il reddito di cittadinanza sia una misura assolutamente insufficiente ad arginare la povertà dato che sta venendo tagliato e soprattutto dato che più di metà dei veri poveri non riesce ad accedervi.