Il fisco ormai per gli italiani è diventato un incubo. Fuori dai luoghi comuni, la combinazione di alte tasse precarietà ed inflazione è una trappola.
Non parliamo della normale avversione al pagamento delle tasse che è qualcosa di fisiologico per un contribuente ma che però viene poi temperata dalla consapevolezza che pagare le tasse e un dovere civico.
Parliamo ormai di una situazione di povertà diffusa e ricordiamo che addirittura 11 milioni sono in povertà o rischiano di arrivarci presto, che si scontra contro un fisco sempre più asfissiante. Troppe famiglie sono convinte ormai di non riuscire più a farcela.
Un emendamento al Decreto sostegni ter ha provveduto in maniera un po’ tardiva alla riabilitazione di tutti quei contribuenti che non erano riusciti a pagare le rape della Pace fiscale.
Ricordiamo che la pace fiscale aveva inizialmente coinvolto più di un milione di italiani ma a fine 2021 oltre mezzo milione erano decaduti. Una vera e propria bomba sociale alla quale il Governo ha messo una pezza creando una nuova rateazione o meglio creando nuovi termini per rimettersi a posto. Insomma chi negli ultimi due anni non fosse riuscito a pagare le rate può rimettersi in regola ma bisogna sottolineare che le posizioni fiscali dal 2018/2019 sino ad oggi restano tutt’ora escluse dalla pace fiscale ed anche qui si annuncia l’ennesima bomba sociale.
Infatti la rottamazione ter era stata introdotta dal decreto fiscale del 2018 e poi confermata dalla legge di bilancio relativa al 2019. La pace fiscale dunque riguarda le cartelle dal 2000 al 2017 ma dal 2018 in poi non è che gli italiani e il fisco siano andati particolarmente d’accordo anzi con l’emergenza del covid e poi con l’inflazione le cartelle pesantissime si sono accumulate. Le nuove scadenze per la rottamazione sono il 30 Aprile per le rate del 2020 il 31 luglio per le rate del 2021 e poi per quello che riguarda le rate che scadevano nel 2022 si dovranno pagare entro il 30 novembre.
Tuttavia in Parlamento si discute su una rottamazione quater e tante forze politiche la chiedono con forza. Il punto è che ormai davvero troppi italiani non ce la fanno a stare in regola con il fisco e una rottamazione quater sarebbe una soluzione sicuramente migliore rispetto a fallimenti massa di tante aziende che già oggi a causa del caro bollette non ce la fanno ad andare avanti. Sicuramente una situazione estremamente delicata che sta riportando in auge il drammatico bisogno in Italia di strumenti di tutela sociale per i più deboli e per chi non ce la fa.
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