Il fisco è sempre inflessibile quando si tratta di chiedere soldi agli italiani, ma l’imprevisto blackout di questi giorni ha cambiato le carte in tavola e per fortuna lo ha fatto a favore dei cittadini.
Mercoledì l’Agenzia delle Entrate ha subito un vero e proprio blocco del suo portale. Un blackout della piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate così non si era mai visto e i disservizi ai cittadini sono stati impressionanti.
In un primo tempo si era parlato con convinzione di un attacco informatico, ma poi si è capito che era semplicemente un guasto e che i dati degli utenti non erano stati trafugati o manipolati in nessun modo.
Cosa cambia con la proroga del Fisco
I disagi per i contribuenti sono stati effettivamente notevoli e così il Fisco giustamente ha deciso una serie di proroghe. Dunque per tutte le scadenze che capitavano mercoledì e giovedì scorso l’Agenzia delle Entrate ha stabilito una proroga di 10 giorni.
Vediamo concretamente che cosa cambia per i contribuenti. Ci sarà tempo fino al 11 aprile 2022 per rimettersi in ordine con le scadenze dell’Agenzia delle Entrate. Infatti il 31 marzo sono state addirittura ore ore di problemi per accedere ai portali e questo ha mandato in tilt tutte le operazioni che dovevano essere compiute in quei giorni.
La nuova proroga che fa respirare i contribuenti
Quindi adesso l’Agenzia delle Entrate ha chiarito meglio i termini di questa proroga. Dunque dal primo aprile tutto slitta di 10 giorni grazie a questa proroga. Tra l’altro anche le comunicazioni di sconti, opzioni e cessioni relative al mondo dei bonus casa e che avrebbero dovuto essere inviate entro il 5 aprile saranno a quanto risulta caricati entro il 10. Dunque una serie di proroghe in un certo senso per chiedere scusa ai cittadini del disagio assai grave causato qualche giorno fa.
Una situazione non facile
Una proroga in questo periodo di grave crisi è certamente molto ben accetta dai contribuenti e ricordiamo che molti di essi sono ancora presi nella brutta questione della Pace fiscale e se non rispetteranno le puntuali scadenze stabilite dall’esecutivo decadranno dai benefici con grave danno loro e di tutto il Paese. Cgia di Mestre sottolinea che tantissime partite IVA e piccole imprese sono a forte rischio chiusura e si invocano misure di sostegno minime per la sopravvivenza come il Reddito di base universale europeo che si spera possa partire forse già quest’anno.