Una nuova ordinanza di Cassazione cambia le carte in tavola per quanto riguarda l’obesità e finalmente arriva il trattamento INPS.
L’INPS ha il compito non soltanto di erogare le pensioni agli italiani, ma anche di erogare tutta una serie di trattamenti che siano utili ad aiutare la vita di che abbia dei problemi fisici.
Tuttavia la giungla di pensioni di invalidità e di trattamenti di vario tipo negli anni è diventata veramente troppo intricata e così capita che agevolazioni veramente molto interessanti e vantaggiose sostanzialmente siano sconosciute proprio da quelli italiani che più ne beneficerebbero.
Mantenersi in forma ed evitare i chili di troppo sono abitudini fondamentali per cercare di prevenire vari tipi di disturbi e di patologie legate alla nostra salute. Bisogna sicuramente evitare la sedentarietà così come bisogna evitare cibi grassi, non c’è bisogno di fare attività fisica di alto livello, ma basta evitare uno stile di vita che non sia davvero troppo penalizzante per il nostro corpo. Come sappiamo il sovrappeso è un fattore di rischio molto insidioso ma anche estremamente diffuso. Infatti tantissimi italiani ricadono nella definizione di sovrappeso oppure di obesità.
Chi sia nelle condizioni di sovrappeso o di obesità rischia maggiormente per tutta una serie di malattie dell’apparato cardiocircolatorio ma non solo. Anche una serie di malattie epatiche persino reumatiche possono essere rese più probabili dalla dall’avere dei chili di troppo.
Ma forse può sorprendere sapere che l’obesità è proprio riconosciuta tra quelle patologie che possono far dichiarare l’invalidità da parte dell’INPS. In teoria l’obesità dovrebbe dare diritto ad una invalidità pari al massimo al 40%. Dunque anche casi di obesità grave non dovrebbero andare oltre ad un invalidità del 40% che come sappiamo non riconosce alcuna prestazione economica.
Tuttavia recenti sentenze della Cassazione ed una recentissima ordinanza hanno dichiarato che anche l’obesità può dare diritto alla pensione di invalidità ad una condizione: questa obesità deve essere riconosciuta come malattia permanente e deve avere come conseguenza l’insorgenza di altre patologie. La Corte di Cassazione con l’ordinanza sopracitata, ribaltando tre l’altro l’orientamento del tribunale ha invece valutato che se l’obesità viene riconosciuta dalla commissione medica come una malattia permanente ed invalidante può effettivamente dare diritto ad un trattamento economico di €290 al mese. Quindi la Cassazione rimette nelle mani della commissione medica di operare tutte le valutazioni del caso ma senza preclusioni riguardo al trattamento economico.
Sempre di corsa? Ti capisco, ma ho un trucco che può aiutarti a liberare tempo…
La pressione fiscale in Italia è uno degli argomenti più discussi e sentiti sia da…
L’assicurazione auto è una polizza di responsabilità civile che i proprietari di un autoveicolo devono…
Sicuramente avrete sentito parlare della fine del Mondo in termini di città più a Sud,…
Reduce da un enorme successo agli Oscar, Oppenheimer si è portato casa diverse statuette, tra…
Organizzare una cerimonia di matrimonio tradizionale, al giorno d’oggi, può rappresentare una vera e propria…