Una banca operante nel nostro Paese è stata bloccata dalla Banca d’Italia. Vediamo cosa viene impedito e perchè.
Una notizia sicuramente inaspettata ha scosso il mondo bancario italiano. La Banca d’Italia ha addirittura bloccato i nuovi clienti di una banca operante nel nostro paese.
La motivazione è piuttosto pesante perché si parla di carenze nell’antiriciclaggio. Cerchiamo di capire che cosa sta succedendo. La Banca Centrale italiana ha proibito ad una banca operante nel nostro paese, vale a dire N26 di accettare nuovi clienti, ma anche di proporre nuovi prodotti alla clientela già acquisita, in criptovalute.
Ma un blocco del genere può estendersi anche ad altre banche e cosa rischiano i correntisti di N26? Cerchiamo di capirlo insieme. N26 è una popolare banca on-line proveniente dalla Germania. Nel nostro paese ha acquisito nel tempo notevole clientela grazie alla sua facilità di utilizzo. I servizi di N26 possono essere fruiti sia da computer che da smartphone ed i costi sono piuttosto bassi. La sua clientela è prevalentemente giovane ma anche le persone di altre fasce d’età non disdegnano questi prodotti innovativi ed economici.
La banca d’Italia a seguito di un’attività di ispezioni condotte tra il 25 ottobre ed il 15 dicembre del 2021 ha fatto emergere delle forti carenze relativamente alla normativa italiana della antiriciclaggio.
Di conseguenza la banca N26 non avrebbe rispettato secondo la Banca d’Italia tutte quelle norme volte ad evitare il riciclaggio di denaro sporco. Quindi la banca è stata per così dire bloccata sia nell’apertura di nuovi rapporti con nuovi clienti ma anche nella proposta ai clienti già acquisiti di nuovi prodotti che abbiano a che fare col mondo delle criptovalute. Ma blocchi di questo genere è possibile che vengano estesi anche ad altre banche italiane?
Gli italiani oggi hanno un forte timore per la tenuta delle banche a causa del brutto scenario della guerra in Ucraina e del possibile default russo e una notizia del genere sicuramente può aumentare tali timori. Tuttavia allo stato attuale non risulta che la banca d’Italia abbia intenzione di promuovere attività simili nei confronti di altri istituti bancari. D’altra parte anche banca N26 in un comunicato stampa ha detto di essere impegnata nel rimuovere tutte le criticità che sono emerse, al fine di un totale rispetto della normativa e soprattutto al fine di poter continuare a servire i suoi clienti al meglio.
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