È una questione che tiene banco da tempo quella del superbonus sulle villette. Ma i nuovi spiragli fanno ben sperare.
Il pressing di tante forze politiche è stato intensissimo e a quanto pare alla fine il Governo dovrebbe cedere. Come sappiamo il superbonus è stato prorogato fino al 2025, sebbene con percentuali che andranno a scendere anno dopo anno.
Ma per quanto riguarda le villette il Governo è stato durissimo: il bonus finisce nel 2022. Tra l’altro il 30 giugno c’è anche la scadenza per presentare la Sal con il 30% dei lavori.
Un forte pressing della politica
Il pressing delle forze politiche è stato senza tregua. 5 Stelle, Forza Italia ma non solo hanno cercato in ogni modo di far cedere il governo su questo punto fondamentale.
L’esecutivo attualmente appare piuttosto disponibile alla proroga ed anzi è stato proprio il Sottosegretario all’economia Federico Freni ad aprire in questa direzione. Ricordiamo che è praticamente tutta la maggioranza a chiedere che perlomeno la data del 30 giugno sia prorogata. Dopo l’alta tensione sulla riforma del catasto chiaramente il Governo non vuole di nuovo creare una frizione così stridente.
Una data troppo stringente con la nuova normativa sui crediti
Appare infatti a tutta la maggioranza di Governo ma anche a forze estranee alla maggioranza che la data del 30 giugno sarà impossibile da rispettare per la maggior parte delle famiglie. Dunque il Sottosegretario onde evitare pressioni troppo forti nei confronti del Governo come è capitato per il catasto ha dimostrato l’apertura dell’esecutivo. Attualmente secondo il Sottosegretario siamo in una fase tecnica per valutare le eventuali nuove date e la fattibilità della proroga. Ma secondo i beninformati la proroga è praticamente scontata.
Il Governo vicino a cedere
Il problema è che la nuova normativa sulla cessione dei crediti e anche l’aumento dei prezzi a causa dell’inflazione della guerra hanno reso tutto più difficile per le famiglie quindi rispettare il completamento del 30% dei lavori entro il 30 giugno appare oggi molto più difficile di quanto la norma è stata effettivamente varata. Quest’apertura da parte del sottosegretario Freni è una novità dell’ultima ora ma è anche una novità fondamentale perché dimostra che il governo è pronto a concedere finalmente la tanto agognata proroga. Il fatto stesso che un esponente del Governo riveli che gli uffici tenici preposti stiano valutando tempi e modi per la proroga del termine del 30 giugno è davvero indicativo.