Reddito di base universale: la soluzione per tutti senza ISEE, ecco quando potrà arrivare.
La situazione economica italiana è estremamente critica e secondo i dati di Unimpresa ben 11 milioni di Italiani sono a forte rischio povertà.
Tra i milioni di disoccupati egli altrettanti milioni di cittadini che vivono una precarietà occupazionale estenuante ben 11 milioni di persone sono sull’orlo del baratro e con i tremendi rincari dell’inflazione, la situazione rischia di esplodere.
Una bomba sociale in Italia, ma nessuno parla del RdB
Una vera e propria bomba sociale per il nostro Paese e il malumore in piazza incomincia a farsi sentire. Eppure diventa sempre più concreta un’ipotesi che potrebbe donare nuova serenità agli italiani, si tratta del reddito di base universale. Il reddito di base universale è una proposta Europea volta a consentire a tutti i cittadini dell’Unione Europea sia adulti che bambini di ricevere un reddito mensile incondizionato non legato alla ricerca di un lavoro e non legato nemmeno all’ISEE. Dunque stiamo parlando di una misura assolutamente diversa dal reddito di cittadinanza.
In Europa il dibattito pubblico è forte
Il reddito di base universale garantirebbe a tutti quel minimo di sicurezza economica per vivere. Ma per noi europei quello del reddito di base universale non è soltanto un bel sogno: attualmente può trasformarsi in una concreta realtà.
Infatti presso l’Unione Europea è attivo un referendum che tutti i cittadini possono votare. Se entro il 25 giugno si dovessero raccogliere un milione di firme la proposta passerebbe direttamente al Parlamento Europeo e di conseguenza potrebbe diventare realtà per tutti i cittadini italiani. La maggior parte degli economisti annuncia come la fiammata inflazionistica può esasperare ancora di più il terribile divario sociale che c’è in Italia e la paura per la tensione sociale nel Paese è forte.
Con il referendum sarebbe legge anche in Italia
L’adozione di un reddito di base universale potrebbe disinnescare questa pesante situazione e si moltiplicano gli appelli ai cittadini per firmare il referendum disponibile on-line sui siti dell’Unione. In effetti già in vari paesi europei sono partiti degli esperimenti che fanno ben sperare. In Catalogna ad esempio c’è un esperimento pitola che è già partito e che eroga tra 700 e 900 euro al mese ad ogni adulto e 300 euro ad ogni bambino. Gli 11 milioni di italiani appesi ad un filo probabilmente neppure conoscono questa grande opportunità e ciò non sorprende perchè in Italia non si parla di questa concreta proposta e paradossalmente neppure i 5 stelle ne parlano poco.